La Fiom Cgil accoglie positivamente la decisione di Sevel in merito all’assunzione di trecento lavoratori precari, già alle dipendenze della Sevel da anni. Tra l’altro, rivendichiamo un piccolo merito su questa operazione visto che le nostre lotte hanno sempre voluto sottolineare l’esigenza di realizzare una strategia in materia di occupazione e di precarietà dei rapporti di lavoro.
E’ bene però fare alcune precisazioni:
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non ci sarà un solo lavoratore in aggiunta a quanti sono presenti oggi in Sevel, infatti, si parla semplicemente di trasformazione a tempo indeterminato di chi già lavora in fabbrica da anni;
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coloro che si vedranno trasformato il contratto di lavoro, non potranno considerarsi a tempo indeterminato come invece possono fare coloro che già lavorano in Sevel da tanto. Infatti, con le nuove norme previste dal Jobs Act, i nuovi contratti a tempo indeterminato possono essere licenziati in qualsiasi momento senza diritto di reintegra;
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grazie agli sgravi previsti dal Jobs Act, la Sevel, con questa operazione, guadagnerà oltre 7 milioni di Euro nei prossimi tre anni. La Legge prevede un regalo enorme per le aziende che assumono con contratto “semi indeterminato” e nessuno può ignorare questo aspetto. La collettività, i cittadini, pagheranno 7 milioni di Euro questa operazione.
La cosa che la Fiom vuole ribadire è: con questa manovra, che noi consideriamo comunque in maniera positiva, non si aggiunge nulla all’organizzazione attuale e, quindi, i carichi di lavoro resteranno invariati e le pause tagliate.
Ciò detto, non cambia la strategia della Fiom che nei prossimi giorni continuerà con le iniziative di lotta messe in atto in quest’ultima fase. L’adesione agli scioperi è sempre in crescendo e noi consideriamo questo dato un pieno mandato delle lavoratrici e dei lavoratori.
Continueremo inoltre a comunicare gli sviluppi di quello che accade nello stabilimento più grande della nostra Regione.
Davide Labbrozzi, segretario generale Fiom Chieti