Le iniziative di lotta promosse dalla Fiom alla Sevel di Atessa contro il taglio delle pause procedono con risultati estremamente positivi e con il passare dei giorni crescono le adesioni. Le farneticanti affermazioni delle altre organizzazioni sindacali che parlano di insuccesso totale non toccano la Fiom, non sfiorano le lavoratrici e i lavoratori e, soprattutto, non concederanno alla Sevel il regalo natalizio di indebolire i nostri scioperi.
Affermare che le percentuali di sciopero sono basse ci porta a dire che: le persone in sciopero le abbiamo avute con noi e sappiamo quante erano; le linee di produzione si sono arrestate, quasi tutte completamente, questo non accade con scarse adesione; le percentuali che vengono rappresentate dai “Firmatutto” riguardano tutto lo stabilimento mentre la Fiom non ha proclamato sciopero sull’intero sito. Inoltre, è bene ricordare, che nel docuemento firmato nel lontano 2011 anche dalla Fiom si prevedeva una fase sperimentale a termine, precisando che le pause non sarebbero state ridotte e prevedendo l’assunzione di 150 lavoratori e la proroga di 120 precari.
Ci sembra evidente che la fase sperimentale si è chiusa, è un dato di fatto che le pause sono state ridotte e, di fronte a tutto questo, possiamo affermare che le dichiarazioni di oggi mirano a indebolire la lotta sindacale proposta dalla Fiom. Soprattutto, si vuole ancora una volta fare un regalo alla Sevel. La Fiom non ci sta.
Non è nostro interesse litigare con chi rappresenta una parte dei dipendenti, il nostro unico obiettivo è ridare la speranza e i diritti persi a chi lavora in Sevel.
Nei prossimi giorni proseguiremo con le iniziative di lotta: la maggioranza assoluta delle persone è con noi e vuole andare avanti.
Davide Labbrozzi, segretario generale Fiom Chieti