La Fiom da tempo ha chiesto e continua a chiedere di andare al voto: una testa un voto per eleggere i delegati e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza in FCA e CNH.
Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, avendo sottoscritto il CCSL, in questi anni hanno goduto di un trattamento di miglior favore da parte della direzione aziendale. Negli stabilimenti invece il diritto a contrattare, a tenere le assemblee e a votare è andato scomparendo. Per poter tornare a tenere tutte le 10 ore di assemblee annue si è dovuta aspettare la Fiom. Direzione aziendale e sindacati firmatari il CCSL continuano a non riconoscere i Rappresentanti per la salute e la sicurezza eletti dalla Fiom e a tenere incontri escludendo la Fiom dal tavolo. Il risultato è un vero e proprio regime di apartheid sindacale. Per questa ragione debbono essere riconosciuti gli RLS della Fiom in tutti gli stabilimenti e continuiamo a pensare che le divisioni sindacali sono uno svantaggio per operai e impiegati.
Per questo riproponiamo di:
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stabilire subito le date per permettere ai lavoratori di eleggere i delegati e votare l'organizzazione sindacale che preferiscono;
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stabilire in premessa che tutti i delegati hanno gli stessi diritti senza discriminazione alcuna;
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votare i mandati in assemblea per i negoziati con la direzione aziendale;
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sottoporre eventuali accordi al voto dei lavoratori.
Il fatto che gli altri sindacati abbiano manifestato l’intenzione di tornare ad eleggere i delegati in FCA e in CNH, è una novità che risponde alla richiesta da tempo avanzata dalla Fiom. Occorre ora procedere senza però far finta di non sapere che le scelte fatte hanno fortemente diviso le lavoratrici e i lavoratori.
Vogliamo che i lavoratori possano votare senza trucchi e inganni, decidendo se a rappresentarli debbano essere le organizzazioni sindacali e i delegati che non hanno firmato il CCSL – assumendosene tutte le responsabilità e pagandone le conseguenze – oppure chi, firmando, ha goduto di un trattamento di miglior favore da parte dell'azienda.
Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf devono sapere che siamo rientrati in fabbrica per dare la possibilità ai lavoratori di poter decidere i propri delegati e gli accordi con un voto democratico.
Roma, 15 ottobre 2014