"Esprimiamo le nostre congratulazioni al presidente Shawn Fain e a tutta la famiglia UAW per l'ipotesi di accordo siglata nella notte con Ford. E' un accordo storico che arriva dopo 40 giorni di scioperi. Questa mobilitazione, partita da tre stabilimenti alla mezzanotte del 15 settembre è diventata un movimento nazionale e un punto di riferimento per il sindacato americano e per tutto il sindacato a livello internazionale. Oltre ad un consistente aumento salariale, che sarà ulteriormente incrementato sulla base dell'inflazione, sono stati ottenuti importanti risultati in tema di lotta alla precarietà e al doppio regime contrattuale ed è stato conquistato il diritto di sciopero per contrastare eventuali chiusure degli impianti.
Ora tutte le lavoratrici e i lavoratori della Ford saranno chiamati a ratificare, tramite referendum, l'ipotesi di accordo confermando che la democrazia sindacale rappresenta la forza di questa vertenza, sin dall'elaborazione della piattaforma. La vertenza aperta da Uaw per il rinnovo dei contratti con le Big Three statunitensi sì è contraddistinta fin da subito come un confronto molto duro. Continueremo a sostenere la lotta dell'UAW fino a che non saranno raggiunte ipotesi di accordo anche in Stellantis e General Motors. E' necessario che tutto il movimento sindacale industriale mondiale faccia sentire il proprio sostegno per una rapida risoluzione positiva della vertenza.
L'ipotesi di accordo siglata con Ford potrebbe aprire nuovi interessanti scenari. Allo stesso tempo, Stellantis, in Italia come negli USA, respinge il confronto e quindi la possibilità di migliorare le condizioni di lavoro ed il salario di migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Nelle stesse ore, Stellantis ha siglato un importante accordo per entrare con il 20% nel capitale della cinese Leapmotor. La possibilità per Stellantis sarà quella di commercializzare auto elettriche cinesi in Europa. Il risultato è che invece di attrarre nuovi costruttori nel nostro Paese, Stellantis avrà la possibilità di commercializzare in Europa auto prodotte in Cina.
Questa novità parla direttamente al Governo Meloni. Non c'è nessuna traccia dell’accordo con Stellantis per traguardare l'obiettivo di un milione di automobili costruite nel nostro Paese. Senza considerare che le organizzazioni sindacali sono state finora escluse dal confronto con Governo e Stellantis. L’Italia è in grave ritardo in tema di transizione, da qui l'esigenza di guardare anche a nuovi produttori. È necessario un piano strategico per salvaguardare le attività degli stabilimenti di Stellantis e di tutta la filiera dell'automotive, tutelare ed incrementare l’occupazione, predisporre gli strumenti, come formazione e ammortizzatori sociali, per affrontare la transizione ecologica".
Lo dichiara in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 26 ottobre 2023