Abb, gli esuberi sono 60
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Nella giornata di venerdì 23 marzo si è tenuto presso la sede di Assolombarda l’incontro tra il coordinamento sindacale Fim Fiom Uilm e la direzione aziendale per quanto riguarda la situazione del settore OIL & Gas, la gestione delle cosiddette “code” riguardante gli esuberi della riorganizzazione iniziata nello scorso 2016, nonché degli esuberi relativi alla cosiddetta White Collar Productivity.
Per quanto riguarda il settore OIL & GAS Abb ha illustrato la situazione del settore sia per le attività dei sistemi sia per le attività di Service.
Attività che nel loro complesso hanno registrato nello scorso anno risultati particolarmente in calo sia per quanto riguarda gli ordinativi sia per il livello di fatturato.
Per l’anno in corso, almeno per i primi mesi si evidenzia una leggera inversione di tendenza in particolare per le attività di Service, anche se con livelli di redditività più contenuta rispetto agli anni precedenti.
L’obbiettivo di riequilibrare la struttura di costi, in ragione dei livelli di fatturato ha portato Abb a dichiarare per il settore OIL & Gas 25 esuberi di cui 15 nella realtà di Sesto San Giovanni (MI) e 10 nella realtà di Genova impiegati presso sette diverse funzioni aziendali.
Secondo l’azienda gli esuberi risulterebbero tutti accompagnabili alla pensione, nonché utilizzando la strumentazione contrattuale già concordata in precedenza.
Per quanto riguarda la gestione delle cosiddette “code” riguardanti la realtà di Vittuone risultano rimanenti 21esuberi collocati nelle figure operaie.
Mentre per quanto riguarda il tema dei White Collar Productivity gli esuberi complessivi sono 9 di cui 7 a Sesto San Giovanni (MI) e 2 nello stabilimento di Vittuone.
Infine Abb ha per la prima volta dichiarato altri 8 esuberi nelle attività di EP situazione nello stabilimento di Bergamo a causa della eliminazione di alcune attività anche queste secondo l’azienda figure accompagnabili alla pensione.
Di fronte a questa situazione, che nel suo complesso evidenzia oltre 60 esuberi, per la maggior parte pensionabili, pare evidenti che si tratti di una riduzione di costi attraverso uno svecchiamento generazionale.
Pensiamo che la questione debba essere affrontata a più ampio raggio partendo dal rafforzamento industriale che risulta assolutamente prioritario per le attività di OIL & Gas, dove abbiamo richiesto la definizione di una serie di interventi e di impegni aziendali per consolidare e sviluppare queste attività, tra cui: le attività interne e quelle esterne e/o centralizzate a livello di gruppo, i piani di assunzione successivi a questi esuberi, la consistenza e la specificazione del lavoro esternalizzato nonché le azioni che Abb intende sviluppare per riacquisire livelli di ordinativi adeguati.
Così come per Vittuone abbiamo chiesto di poter avere altre informazioni a partire dal numero dei lavoratori pensionabili e dei lavoratori con contratto con scadenza nelle realtà Abb in modo da poter ricollocare i lavoratori in esubero, a partire dalle realtà più vicine.
Anche per quanto riguarda le attività EP di Bergamo è necessario che siano specificate non solo le attività rimanenti ma soprattutto le prospettive di questo ambito in ragione dei minor occupati che Abb prospetta.
Nel riconfermare che il confronto e le eventuali soluzioni riguardanti questi temi verrà mantenuto a livello di coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm la trattativa è stata aggiornata per il giorno 9 aprile sul tema del rinnovo dell’integrativo di gruppo.
Nel frattempo, le Rsu insieme alle strutture sindacali territoriali valuteranno ulteriori momenti informativi e di confronto con le lavoratrici e i lavoratori a partire dalle realtà aziendali maggiormente coinvolte.
Coordinamento Fim, Fiom, Uilm ABB
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 27 marzo 2018