“La Fiom-Cgil di Napoli non condivide la decisione assunta dalla direzione dello stabilimento Whirlpool di Napoli, comunicata alle lavoratrici ed ai lavoratori, di riprendere lunedì 27 aprile 2020 le attività produttive. Ciò in coerenza con quanto contenuto nel protocollo sottoscritto da Fim, Fiom e Uilm Nazionali con la Whirlpool lo scorso 17 aprile, in cui si definivano le condizioni necessarie per garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori per la ripresa delle stesse attività produttive. Lo stesso protocollo prevede che la riapertura avvenga nella data che deciderà il Governo, a partire dal prossimo DPCM, presumibilmente il prossimo 4 maggio”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fiom-Cgil di Napoli, Rosario Rappa.

“Per quanto riguarda la Fiom di Napoli, quando la Whirlpool asserisce che anche a Napoli l’attività produttiva è essenziale per assicurare la continuità della filiera dell’elettrodomestico - precisa Rappa - fa un’affermazione priva di qualsiasi fondamento, perché una simile filiera non esiste. A ciò si aggiunge che la Whirlpool, utilizzando strumentalmente il meccanismo del silenzio/assenso, di fatto, si sostituisce al Governo nazionale, stabilendo unilateralmente quando e come riavviare le produzioni, in spregio alle norme”.

“Per queste motivazioni - aggiunge Rappa - la Fiom di Napoli ha scritto al Prefetto di Napoli, Marco Valentini, di intervenire nei confronti di Whirlpool Napoli chiedendo di non applicare il silenzio/assenso e, in ogni caso, di non concedere la riapertura dello stabilimento”. “La Fiom di Napoli, inoltre - conclude Rappa - sollecita una​ verifica sul rispetto delle normative e delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, anche alla luce dell’aggiornamento del Protocollo condiviso di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto in data odierna da Governo, Cgil, Cisl, Uil Confindustria e Confapi”.

Napoli, 24 aprile 202