Si è riunito in data odierna il Coordinamento sindacale Fiom-Cgil di Whirlpool, con delegati/e e rappresentanti di tutte le strutture territoriali interessate, per discutere la situazione negli stabilimenti e nelle sedi direzionali in previsione della verifica sullo stato di attuazione del piano industriale, oggetto dell'accordo sottoscritto il 24 luglio 2015, che si svolgerà al ministero dello Sviluppo economico il prossimo 23 marzo.
Sono emerse difficoltà e criticità che la gestione di un piano complesso come quello presentato da Whirlpool incontra nei singoli stabilimenti e che dovranno essere affrontate con l'azienda nell'incontro del 23 marzo. In particolare:
- lo spostamento – da luglio a ottobre – dell'avvio delle attività previste per lo stabilimento di Carinaro e le ricadute sul reddito dei lavoratori, per i quali si prevede di conseguenza un maggior utilizzo degli ammortizzatori sociali;
- l'installazione delle nuove linee e l'insieme dei problemi che si stanno manifestando nella organizzazione del lavoro e sulle condizioni dei lavoratori con l'avvio delle produzioni dello stabilimento di Melano e con lo spostamento progressivo delle produzioni dallo stabilimento di Albacina;
- quanto previsto dal piano per lo stabilimento di Comunanza;
- le difficoltà di mercato e il mancato raggiungimento dei volumi previsti dal piano industriale negli stabilimenti di Napoli e Siena;
- le difficoltà provenienti dalla complessiva riorganizzazione delle produzioni e dei trasferimenti previsti per lo stabilimento di Cassinetta;
- la gestione degli strumenti previsti dal piano, dai trasferimenti alle ricollocazioni interne agli incentivi, e l'integrazione tra le funzioni impiegatizie per le direzioni di Fabriano e Comerio.
Il coordinamento ha poi valutato la necessità di avviare con Whirlpool un confronto sul processo di integrazione e di armonizzazione degli accordi aziendali in materia di politica industriale, relazioni sindacali e industriali, organizzazione del lavoro, qualità, ambiente e sicurezza, nonché dei contenuti economici degli stessi.
Tutto ciò implica la necessità di giungere rapidamente a definire i criteri per la composizione del coordinamento nazionale unitario con Fim e Uilm, anche in ragione dell'accordo intervenuto nelle scorse settimane e che verrà formalizzato nei prossimi giorni sul rinnovo del comitato aziendale europeo.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 10 marzo 2016