Il 24 giugno p.v. si terrà l'incontro con la Selex-Sema, sulla situazione aziendale e la scadenza della cassa integrazione. Non sappiamo cosa dirà l'azienda e quale ipotesi ci sottoporrà ma sappiamo sicuramente quello che per noi non si potrà fare.
Purtroppo l'azienda ha utilizzato malissimo le misure previste nell'accordo precedente sia per quanto riguarda l'utilizzo della cassa integrazione, sia per la formazione collegata.
Alla luce delle incertezze sul Sistri relative alla gara d'appalto (Finmeccanica parteciperà?), ai livelli di servizio e all'utilizzo o meno della stessa tecnologia, il modo con cui l'azienda ha gestito questa fase ha aggravato la situazione per i lavoratori, perdendo tre mesi di tempo in cui i sacrifici richiesti (attraverso la Cigo), avrebbero dovuto determinare nuove condizioni e nuove prospettive (formazione).
Tutto questo, ha comportato il tradimento dello spirito complessivo su cui era, dal nostro punto di vista, costruita l'intesa: lavorare in prospettiva per una ricollocazione del personale.
Le collocazioni in Cigo senza una valutazione complessiva sull'organizzazione del lavoro, la formazione senza nessun criterio (in qualche caso addirittura offensiva), sono problemi enormi che cadranno tutti sul prossimo incontro.
Per questo pensiamo sia giunto il momento di rivendicare l'apertura di un confronto sulle prospettive del Sistri, le scelte che farà Finmeccanica in questo contesto e quali iniziative si intendono mettere in atto per il rientro delle lavoratrici e dei lavoratori della Selex-Sema, all'interno della Selex-Es e del gruppo Finmeccanica.
Le eventuali misure di accompagnamento della fase attuale che l'azienda chiederà, non potranno prescindere dalle prospettive concrete e future dei lavoratori.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 15 giugno 2015