Domenica, 01 Dicembre 2024

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Migranti, il 20 giugno apriamo quella porta

Immigrazione

 

Uno dei segni distintivi del 2015 è stato l'aumento dei flussi migratori. Le cause che spingono queste persone ad abbandonare il proprio paese alla ricerca di una nuova vita, pur rischiando di perder anche quel poco che rimane, sono tantissime. Noi attribuiamo le colpe alle guerre e di conseguenza alla fame e alla miseria ma ci dimentichiamo che tutto ciò dipende anche dai governi.

È giunta l’ora che le classi alte delle società occidentali si facciano un esame di coscienza invece di continuare a giocare due ruoli all’interno della stessa opera teatrale. Inizialmente vediamo quella faccia che con la propria popolazione parla dei diritti di libertà, di democazia, di partecipazione politica e di benessere. Mentre, con un’altra faccia si rivolgono all’estro con scopi economici. Contraddicendosi, continuano a sostenere quei governi dittatoriali che hanno reso il popolo schiavo in casa propria.

Ultimamente vediamo che alcuni politici del nostro paese minacciano i comuni un po’ più comprensivi nei confronti dei profughi (ospitandoli e offrendo loro luogo dove rifugiarsi) di smettere di garantire i fondi regionali, tutto ciò solo ed esclusivamente per propaganda politica.

A molti dà fastidio il grande flusso di queste persone “diverse”, ma ricordiamoci che l’unica cosa che cercano tutti è la tranquillità, la pace e il benessere. A nessuno fa piacere staccarsi dalal propria terra e abbandonare la propria famiglia; ma finché non saremo in grado di aiutarli a migliorare le condizioni nella loro madre patria dobbiamo aiutarli a vivere qui da noi. Naturalmente abbiamo anche bisogno che l’Unione europea faccia la sua parte visto che, in fin dei conti, i suoi principi ispiratori dovrebbero essere quelli del reciproco aiuto, perché i suoi padri fondatori hanno pensato fosse necessario affrontare insieme i problemi e non l'un contro l'altro armati.

Vorrei calorosamente ringraziare tutti coloro e in patioclare tutti i sindaci che con grande senso di responsabilità stanno mostrando il vero volto del popolo italiano: un paese solidale con i più deboli. Alla faccia di chi pensa di istigare gli amministratori alla disobbedienza ai valori di civiltà sanciti dalla nostra Costituzione.

Concludendo, confesso di essere orgoglioso di far parte di un organizzazione sindacale, la Fiom, che non si è mai arresa davanti a nessuno dei tanti ostacoli e che parteciperà alla manifestazione del 20 giugno per la solidarietà e l'accoglienza dei migranti

 

*Delegato Fiom di Modena

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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