È un tempo cruciale, quello che stiamo vivendo: per l’umanità, per il pianeta, per il nostro Paese e la nostra democrazia, per le lavoratrici e i lavoratori. Oggi è in gioco il domani di ciascuno: umano, politico, sociale. La scelta è tra l’individualismo, frutto di divisioni e contrapposizioni tra chi per vivere deve lavorare e cambiare il nostro modo di vivere per una transizione sostenibile e solidale nel produrre e distribuire la ricchezza.
Le lavoratici e i lavoratori metalmeccanici della Fiom vogliono contribuire a questo cambiamento di rotta, a partire dalle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali che li riguardano direttamente.
Servono urgenti risposte che governo e imprese continuano a negare. Bisogna ridare al lavoro la dignità che gli è stata negata da un modello finanziario e produttivo che vuole ridurre tutto a merce, mentre il lavoro è il crocevia e il paradigma di tutte le attività umane.
Per rendere protagoniste del proprio destino le persone in carne e ossa, le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici e la Fiom-Cgil vogliono coinvolgere tutte quelle realtà e associazioni che si riconoscono nei valori della nostra Costituzione, della democrazia e dell’antifascismo.
Con loro le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici si incontreranno in una prima assemblea nazionale a Roma il prossimo 22 settembre – anche in preparazione della manifestazione del 7 ottobre della Cgil – per condividere i contenuti e le pratiche di una futura umanità che cammina sui sentieri della dignità per:
• la pace e la cooperazione internazionale tra le persone e i popoli;
• un lavoro sicuro e non precario o pericoloso;
• un salario che sia dignitoso e universale;
• investire su modello produttivo e una transizione energetica rispettosi dei limiti che impone l’equilibrio ambientale;
• mettere al bando la violenza di genere e ogni discriminazione sessuale;
• una scuola non elitaria che garantisca a tutti il diritto allo studio e alla formazione;
• fare della tutela della salute dei cittadini la priorità dell’agire pubblico e dello stato;
• dare accoglienza e umanità a chi emigra da noi fuggendo da guerre, devastazioni ambientali e povertà;
• applicare la Costituzione e praticare la democrazia;
• un’Europa che, ripartendo dai valori antifascisti del manifesto di Ventotene, si unisca sulla solidarietà tra le persone superando gli attuali ristretti orizzonti di unione commerciale e finanziaria.
Muoviamo un primo passo per nuovi sentieri e superare i confini dell’individualismo, dell’egoismo, del nazionalismo e del corporativismo; per unire e unirci; per darci la forza necessaria per condividere una piattaforma di rivendicazioni sociali, politiche, economiche e culturali che possa tornare a scrivere la storia.
Il rinnovo dei contratti collettivi nazionali è il momento cruciale della vita di chi lavora: salari, orario, salute e sicurezza, innovazione e occupazione dovranno migliorare perché vogliamo un contratto collettivo di tutti e per tutti. E’ l’ora della partecipazione democratica fatta di ascolto, bilancio e proposte per costruire insieme le piattaforme unitarie.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 13 settembre 2023