Nello stabilimento di Bari della Oerlikon Graziano il lavoratore Massimo Paparella, dirigente territoriale della Fiom, è stato licenziato per supposte ragioni di inidoneità fisica con conseguente incollocabilità lavorativa in azienda.
La Fiom giudica gravissima la decisione aziendale; la considera in violazione delle norme vigenti; ne chiede, di conseguenza, l’annullamento.
Qualora tale richiesta non venisse accolta, la Fiom metterà in essere tutte le iniziative, comprese quelle legali, a tutela del lavoratore e della dignità di tutti.
Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato: licenziamenti punitivi mascherati da ragioni oggettive, discutibili contestazioni disciplinari, fino alla vicenda passata alla cronaca come “minzione collettiva”, sono diventati prassi ricorrente e compongono un insieme di atteggiamenti intimidatori nei confronti dei lavoratori, ledendone diritti e dignità.
La Fiom giudica inaccettabile tutto ciò e assumerà le iniziative necessarie anche a livello di coordinamento di Gruppo.
Fiom-Cgil Nazionale
Roma, 16 febbraio 2017