Sabato, 23 Novembre 2024

Vitrociset. Dai lavoratori un nuovo mandato per riaprire il confronto

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Si sono tenute nei giorni scorsi le assemblee dei lavoratori Vitrociset, dopo l'incontro con l'azienda del 4 maggio u.s.. Le assemblee molto partecipate, hanno visto discutere le lavoratrici e i lavoratori sul progetto di riorganizzazione aziendale e sulla conseguente dichiarazione di esubero per 100 lavoratori.

Molti gli interventi dei lavoratori che sono entrati nel merito del piano presentato dall'azienda con analisi critiche, dati ed elementi contrapposti a quanto sostenuto dalla Vitrociset, che paiono assolutamente in grado di fornire una risposta valida senza gravare però cosi pesantemente sui lavoratori.

 

In particolare si è ribadito che:

  • il pano industriale deve essere sostenuto dai necessari investimenti e da una nuova organizzazione, anche manageriale, in grado di realizzarlo;
  • i costi esterni alla Vitrociset per lavori, consulenze e acquisto di servizi sono ancora imponenti. Agire su questi punti diminuirà notevolmente i sacrifici richiesti ai lavoratori (finora l'azienda ha infatti richiesto una riduzione fino 60% di orario di lavoro nei settori in difficoltà);
  • il piano per essere realizzabile deve vedere investimenti in ricerca e sviluppo importanti ed una azione formativa all'altezza, in grado di accompagnare tutto il processo;
  • una parte importante delle difficoltà che l'azienda incontra sull'aggiudicazione delle commesse è riferita ad una struttura dei costi abnorme che va aggredita e che non attiene al costo del lavoro;
  • anche le voci su una possibile vendita che vanno avanti da molto tempo incidono pesantemente sulla capacità di acquisire attività (gli enti e/o i clienti vogliono sapere chi gestirà le loro attività in prospettiva);
  • il management deve partecipare alla riduzione di costi richiesta;
  • è necessario aumentare le riqualificazioni previste agendo sul rientro di attività e preparando il personale attuale alle nuove linee del piano industriale (40 rispetto ai 100 esuberi dichiarati significa sapere già da ora che, scaduti gli ammortizzatori, ci saranno ancora esuberi);
  • la fruizione di ferie collettive può essere uno strumento utile a ridurre l’impatto sui lavoratori;
  • i dimissionari, dalla presentazione del piano e fino alla scadenza degli ammortizzatori sociali, debbono contribuire a ridurre l’esubero dichiarato.
  • Su queste basi quindi, come Fiom-Cgil, riapriremo il confronto con l'azienda il prossimo 17 maggio. Convinti che se veramente si agirà su questi punti si potranno abbassare gli esuberi, ridurre in modo importante le percentuali di solidarietà richiesta (rendendola veramente solidale) e rendere nella sostanza sostenibile e realizzabile il piano dell'azienda evitando il rischio concreto che i sacrifici siano esclusivamente per i soliti noti.

Infine per la Fiom-Cgil, sulle basi dell'esito dell'incontro del 17 maggio p.v. sarà necessario, prima di assumere eventuali decisioni definitive, un nuovo confronto con le lavoratrici e i lavoratori della società.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 13 maggio 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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