Si è tenuto il giorno 4 maggio u.s. l'incontro con la Vitrociset sulla situazione aziendale e sugli esuberi dichiarati dall'Azienda.
Il nuovo amministratore delegato che ha mantenuto anche la funzione di direttore generale, ha aperto il confronto dichiarando che il CdA che gli ha affidato l'incarico ha approvato anche il piano industriale e la gestione degli esuberi collegati.
Aggiungendo inoltre che si poteva procedere in continuità con quanto fatto sinora e che lo stesso piano è stato oggetto dei confronti con gli eventuali acquirenti (in ogni caso ha aggiunto che non sembra procedere velocemente la cosa).
L'Azienda ha quindi presentato la proposta sulla gestione degli esuberi, da organizzare poi in un documento, che prevede:
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una sintesi del piano industriale;
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accordo di solidarietà per 18 mesi con percentuali del 60% di riduzione oraria nelle aree dove è presente l'esubero (50 lavoratori su PA, 30 su Interpolizie, 20 su Staff) e di misura molto inferiore nelle altre;
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la riqualificazione per circa 40 lavoratori (software 20, sistemisti 20);
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10 lavoratori con l'uscita volontaria per la pensione con l'art. 4 della legge Fornero;
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mobilità volontaria ed incentivata per 60 lavoratori.
L'Azienda ha anche aggiunto che valuterà su quali attività dei lavoratori in somministrazione è possibile recuperare, precisando però che le compatibilità con le figure professionali in azienda sono pochissime.
Come Fiom-Cgil e Coordinamento delle Rsu, nel prendere atto della dichiarazione aziendale, abbiamo richiesto di evidenziare chiaramente nel testo che presenterà la Vitrociset gli investimenti previsti e di declinarli per attività (ricerca e sviluppo, prodotti, attività strategiche).
Di ridurre le percentuali di solidarietà al fine di ridurre il disagio per i lavoratori e di prevedere un maggior numero di riqualificazioni anche attraverso il recupero di attività date all'esterno, in appalto o in consulenza.
Allo stesso modo anche le ferie collettive possono essere uno strumento per diminuire il peso della solidarietà.
Inoltre al netto delle uscite volontarie tra collocamenti in pensione e mobilità, la formazione e la riqualificazione deve avvenire in tutta l'area di esubero dichiarata (e visto il piano industriale andrebbe estesa a tutte le aree interessate ai cambiamenti dettati dal piano). Questo potrebbe consentire veramente di operare affinché, nel periodo di applicazione degli ammortizzatori sociali, si possa superare l'esubero.
L'Azienda, ascoltate tutte le parti, si è riservata una valutazione sulla discussione e impegnata a presentare un documento per il prossimo incontro previsto 17 maggio.
Fiom nazionale
Roma, 5 maggio 2016