Si è tenuto l’1 ottobre u.s., presso Confindustria Firenze, l’incontro fra il Fim Fiom Uilm nazionali e territoriali, le RSU ed il management di Thales Italia per l’avvio della discussione del piano industriale.
Nel corso dell’incontro, l’azienda ha illustrato gli obiettivi e le scelte strategiche che intende adottare per il rilancio dell’azienda.
La direzione aziendale ha anticipato la necessità di dover compiere una riorganizzazione delle attività a partire dai progetti Next e Delta per le attività DIS, Etna/Ourea per le attività NAS e quello per la centralizzazione dell’ingegneria del sito di Sesto Fiorentino anche in funzione della cessione del business Ground Transportation Solution. Tutti questi progetti hanno un impatto occupazionale non sempre positivo.
Fim Fiom Uilm, preso atto dell’esposizione del progetto di rilancio di Thales Italia, hanno manifestato, in ragione della complessità e la diversificazione dei business, e del condizionamento sulla gestione della fase transitoria fino al closing definitivo di GTS, perplessità sul raggiungimento degli obiettivi se non si realizzerà un importante supporto della capogruppo Thales. A tale proposito, la Direzione Aziendale ha già comunicato l’intenzione di chiedere alla capogruppo di passare il mercato italiano, in particolare nel settore della Difesa, al Country, indicando questa necessità come una delle due condizioni per portare a termine il piano di rilancio, assieme alla ricerca di partnership con i maggiori player italiani, in particolare Leonardo. Il piano strategico 2022-2024 rappresentato dall’Amministratore Delegato di Thales Italia, Donato Amoroso, pur essendo risultato essere dettagliato nella sua articolazione, al momento è al vaglio della capogruppo per l’analisi e la compatibilità con le previsioni di budget 2022. L’impressione finale è che la capogruppo tenda a sminuire il ruolo della country.
Fim Fiom Uilm attendono di verificare i riflessi della prevista riorganizzazione sui livelli occupazionali complessivi.
Contestualmente abbiamo chiesto di avviare percorsi di valorizzazione delle risorse interne per lo sviluppo delle competenze ed il loro mantenimento all’interno dell’azienda, anche al fine di tutelare i livelli occupazionali.
Verificheremo, inoltre, la dichiarata disponibilità, da parte della direzione aziendale, a condividere le future scelte attraverso un adeguato livello di relazioni industriali.
Pertanto, il giudizio sul percorso di rilancio rimane al momento sospeso fino al prossimo incontro, in cui chiederemo ulteriori approfondimenti sui temi illustrati, e fino a quando non si otterranno ulteriori certezze sul sostegno di Thales e sulla ricerca di partnership specifiche con i grandi player del settore in Italia.
Fim Fiom Uilm nazionali
Roma, 7 ottobre 2021