Venerdì, 22 Novembre 2024

Thales Italia. Resta in sospeso il dstino di Chieti

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Il giorno 29 febbraio 2016 si è tenuto presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) l’incontro tra le delegazioni di Regione Abruzzo, Regione Toscana, Regione Lombardia, management di Thales Italia, Confindustria Chieti/Pescara, OO.SS. ed RSU, per discutere della situazione relativa allo stabilimento di Chieti.

L'incontro era al termine del periodo di sospensione della procedura di cessione della business area Starmille, sospensione chiesta e ottenuta durante l’incontro al MiSE del 10 febbraio scorso. Tale sospensione era stata richiesta dalle Istituzioni e dalle OO.SS. per consentire lo sviluppo di una discussione, con il coinvolgimento del top management francese di Thales, volta a trovare delle soluzioni sostenibili per lo sviluppo di attività nell’ambito della Difesa e Sicurezza presso il sito Thales di Chieti.

L’impegno a trovare nuove soluzioni per il rilancio del sito di Chieti ha acquisito rilevanza nazionale grazie alle iniziative messe in campo dalle lavoratrici e dai lavoratori della Thales Italia. Quanto fatto sinora ha portato all'interessamento dei massimi vertici istituzionali, dopo l'incontro del 22 febbraio scorso, tra il Presidente del Consiglio e la RSU del sito teatino, accompagnati dal Governatore e Vice Governatore della Regione Abruzzo.

L'azienda ha aperto l’incontro richiedendo di poter prolungare la sospensione della procedura di cessione della Starmille, per avere la possibilità di elaborare e discutere una soluzione alternativa, interna a Thales, con il contributo della corporate, fermando nel frattempo tutte le iniziative in corso.

Come OO.SS. abbiamo accolto questa richiesta dell’azienda a patto che tutte le attività inerenti e collegate con la cessione della Starmille siano sospese fino al 21 marzo (data del prossimo incontro al Mise) e che l’azienda curi attentamente il rapporto con il cliente nell'ambito della difesa, particolarmente a disagio dopo l'ultima nota inviata dalla Thales (relativa alla scarsità di commesse e alla conseguente chiusura delle attività legate alla difesa, con possibili conseguenze sui livelli di servizio attuali).

Fim, Fiom, Uilm, unitamente alle Rsu, hanno aggiunto che la proposta che l'azienda si è impegnata a fare dovrà essere discussa e valutata e che gli impegni devono essere rispettati: le azioni che riguardano l’espletamento della procedura di cessione devono essere interrotte e contemporaneamente deve essere ripristinato il rapporto con il Cliente Ministero Difesa con l’obiettivo di finalizzare tutte le opportunità messe in campo grazie all’impegno delle Istituzioni centrali e della Regione Abruzzo.

Le OO.SS. inoltre prendono atto dell’impegno assunto dagli stessi dirigenti del Ministero dello Sviluppo Economico a contattare e invitare un rappresentante del management francese a un incontro da tenersi con la massima urgenza presso il MiSE e auspicano che tale incontro avvenga subito, con un congruo anticipo rispetto alla scadenza del nuovo periodo di sospensione.

Le OO.SS. e le Rsu manterranno i loro contatti con i delegati sindacali francesi del quartier generale di Gennevilliers che, in questi giorni, hanno assunto una posizione a sostegno della nostra lotta. I rappresentanti dei nostri colleghi d’oltralpe hanno dichiarato la loro contrarietà e opposizione alla volontà del top management francese di cessare le attività del sito di Chieti legate al mondo della Difesa, dimostrando il loro impegno concreto e la loro solidarietà alle lavoratrici e i lavoratori del sito teatino.

Quanto accaduto finora e la richiesta dell'azienda non debbono farci abbassare la guardia, qualsiasi azione della Thales, che non dovesse rientrare nell'ambito del percorso concordato, sarà duramente contrastata.

 

Fim, Fiom, Uilm Nazionali

 

Roma, 3 marzo 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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