Sabato, 23 Novembre 2024

Tasi: agire subito e non aspettare gli eventi!

 

Il 6 febbraio u.s. si è tenuto l'incontro richiesto per approfondire il tema dei carichi di lavoro per il biennio 2018/19. La D.A. ha indicato carichi sufficienti fino ad aprile 2018 a livello nazionale, con grosse differenziazioni tra i siti. Nel presentare problemi sui carichi di lavoro nel 2018 per circa 226.000 ore e problemi ancora più grandi nel 2019, TASI ha descritto i carichi per singolo sito:

Roma: fino ad agosto carico sufficiente per tutti i lavoratori, successivamente in assenza di acquisizioni circa 250 lavoratori potrebbero essere a vuoto lavoro. Per il 2019 ulteriori difficoltà su una platea molto più vasta;

Torino: carico sufficiente per tutto il 2018, sempre che entrino le commesse pianificate; nel corso del 2019 in assenza di nuove acquisizioni il numero dei lavoratori a vuoto lavoro, potrebbe assumere numeri preoccupanti;

L'Aquila: da maggio carico di lavoro insufficiente per circa 70 lavoratori, il 2019 presenta fortissime criticità;

Gorgonzola: da aprile 2018 carichi insufficienti per circa 40 lavoratori. Il 2019 si annuncia particolarmente critico.

L'azienda intende affrontare la situazione con i seguenti interventi: mobilità del personale tra i siti, riduzione degli off-load/somministrati (oggi pari a circa 350 lavoratori), internalizzazione attività, smaltimento ferie e PAR, riduzione straordinario e CIPI, trasferimento di attività dai siti europei.

Il Giudizio del Coordinamento FIOM CGIL: purtroppo le nostre fortissime perplessità sulla situazione che ci avevano portato a chiedere fortemente un approfondimento sui carichi di lavoro, vengono confermate. In primo luogo però c'è un problema di affidabilità delle comunicazioni effettuate dall'azienda, non è possibile passare in pochi giorni da 150.000 (riunione del 19 gennaio) a 226.000 ore di vuoto lavoro.

Questo potrebbe avere due ragioni entrambe particolarmente preoccupanti: da un lato potrebbe essere una difficoltà aziendale nell'inquadrare la situazione, sintomo di uno scarso ed inefficiente controllo sulle attività, dall'altro un problema di mercato che si ripercuote su tutto il settore spazio.

C'è poi da segnalare il ritardo sulle politiche commerciali comuni con Telespazio e quindi la necessità di una maggiore collaborazione tra i due gruppi di controllo Thales e Leonardo, con un riequilibrio numerico delle cariche di governance all’interno della JV, che possa garantire gli accordi e gli interessi nazionali.

Per questo, come Coordinamento Nazionale FIOM CGIL, abbiamo deciso di avviare una campagna di assemblee in tutti i siti per discutere insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della situazione e di come affrontarla insieme per evitare che, tutto rimanga com'è, e che, per salvaguardare il profitto degli azionisti, i veri responsabili di questa situazione tentino di scaricare tutto sui lavoratori.

La Fiom non ritiene accettabile che la responsabilità della situazione aziendale venga scaricata sui lavoratori, i quali spesso evidenziano le problematiche e propongono soluzioni che però rimangono inascoltate da un management autoreferenziale incapace di ascoltare. Spesso il management è impegnato in conflitti interni generati da un’organizzazione inefficiente e ingessata, volta più ad inserire persone in organigramma che non a rendere più efficiente la gestione delle attività.

Occorre un’azienda e un nuovo management che sia in grado di affrontare il mercato e le sue sfide sempre più difficili e con sempre più attori competitivi, che faccia maggiori investimenti in R&D e in nuovi prodotti, che persegua una politica industriale attenta ai settori strategici come lo Spazio

Prima del 2020 non si avranno altre opportunità sulle attività istituzionali (ESA, ASI etc.), non possiamo e non dobbiamo stare a guardare, agire ora per evitare in futuro quello che l'azienda ci ha già detto: il 2019 sarà un anno particolarmente difficile!

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 7 febbraio 2018

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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