Ancora una volta la società Telespazio ha tentato di impedire di riunirsi alle lavoratrici e ai lavoratori, non riconoscendo il diritto all'assemblea richiesta dalla Fiom-Cgil di Roma Est, senza motivarne il rifiuto né per quanto riguarda gli aspetti normativi, né per quelli contrattuali. Un atto grave che dimostra l'arroganza di un'azienda che, a urne praticamente aperte per l'elezione della rappresentanza sindacale, decide di schierarsi cercando di impedire la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Un'azienda che dovrebbe impegnarsi per risolvere i molti problemi che ha e che ha presentato un piano industriale fatto di tagli di attività e chiusure di sedi, decide invece di dedicare il proprio tempo per entrare a gamba tesa nel confronto elettorale tra organizzazioni.
Come Fiom-Cgil riteniamo utile invece che l'azienda dedichi tutte le energie per trovare risposte concrete ai problemi che abbiamo denunciato, tra i quali la mancanza di capacità trasmissiva, investimenti in progetti capaci di intercettare quote di mercato, miglioramento della qualità del management e tagli non ai servizi ai clienti ma agli sprechi. L'obiettivo deve essere una Telespazio che deve "pesare" di più nei contesti decisionali in seno al gruppo Finmeccanica, alla joint venture con i francesi di Thales, in sede istituzionale a livello nazionale ed europeo.
Riteniamo utile che Telespazio impegni il tempo su questi obiettivi e non sull'ostruzionismo alla Fiom, lasci alle lavoratrici ed ai lavoratori di scegliere confrontandosi con tutte le sensibilità sindacali.
Siamo fortemente convinti che, per la fase che stiamo affrontando in Telespazio e per le decisioni conseguenti all'applicazione delle linee guida di Finmeccanica, una RSU forte eletta democraticamente, autorevole, indipendente e non condizionabile, sia assolutamente necessaria nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 27 marzo 2015