Sabato, 23 Novembre 2024

TechnoSky. Riprende il confronto sul contratto del traffico aereo

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Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l'incontro con il nuovo Amministratore Delegato di TechnoSky che si è presentato al Coordinamento nazionale e alle Organizzazioni Sindacali. L’A.D. ha illustrato i risultati aziendali.

Il nuovo A.D. ha dichiarato che la sua nomina è espressione della volontà del gruppo di integrare sempre più i processi e l'organizzazione tra le varie realtà. TechnoSky è andata molto bene nel corso del 2016 ed anche i primi tre mesi del 2017 dimostrano che il buon andamento aziendale prosegue.

Nella sostanza eccetto il fatturato che mostra un piccolo decremento, tutti gli altri indicatori sono positivi a partire dall'EBIT e dal ROS. Anche le attività tecniche e le manutenzioni hanno registrato ottime performance e bassissimi livelli di criticità, elementi che oltre a produrre la soddisfazione del cliente, hanno effetti diretti sul premio di risultato.

Rispetto alle linee di sviluppo industriale, di fronte alla preoccupazione data dall’andamento della vertenza Alitalia e dei possibili impatti che questa potrebbe avere anche su TechnoSky e sul gruppo anche per eventuali, potenziali, revisioni delle rotte, l’AD ha dichiarato che si sta effettuando uno stretto monitoraggio ma che, vista la qualità del servizio (anche in termini delle soluzioni tecnologicamente più avanzate che il gruppo sa mettere in campo) un esito negativo di tale vertenza potrebbe avere un impatto comunque mitigato dalla presenza di altre compagnie. Determinante sarà, in ogni caso, la qualità della infrastruttura aeroportuale, essendo lo spazio aereo italiano quello più appetibile ed ambito, qualitativamente e tecnologicamente.

Sulla base di questi risultati l'AD ha dichiarato che la società è intenzionata a riprendere il confronto per verificare come sia possibile applicare il contratto nazionale trasporto aereo anche ai lavoratori Techno Sky perché, sempre secondo l'azienda, ci sono tutte le condizioni per arrivare ad un risultato positivo per entrambe le parti.

Per questo ha dato disponibilità a riprendere dal 15 giugno un ciclo di incontri sul tema finalizzato a trovare una soluzione.

Infine l'azienda ha comunicato i dati del PdR che, per la parte variabile di quest'anno, raggiungono il 99.7%, risultato più alto da quando è stato istituito (in allegato la tabella con gli importi per livello).

Come OO.SS. ed RSU abbiamo dichiarato che il buon andamento aziendale, fattore positivo per tutti ed elemento in grado di garantire prospettive industriali e occupazionali, è dato in particolar modo dal contributo dei lavoratori che con grande professionalità e capacità di risposta sul campo anche alle molte problematiche organizzative generate dall'azienda, riescono a dare comunque una soluzione al cliente e alle attività necessarie.

Gli ottimi risultati raggiunti infatti sono anche l'effetto della compressione dei costi, con effetti negativi che poi gli stessi lavoratori sono chiamati a risolvere. Per questo abbiamo chiesto di riprendere ad assumere negli aeroporti e nelle sedi dove ormai c'è forte carenza di organico e le condizioni di lavoro sono peggiorate fortemente.

Solo attraverso la ripresa degli investimenti sulle persone e sulle attività (prodotti e servivi che intercettino i cambiamenti tecnologici in arrivo), si potrà determinare quel benessere complessivo dell'azienda che non si può fermare ai conti ma deve arrivare a tutte le persone che ne fanno parte.

Per questo abbiamo chiesto di riaprire la discussione su SICTA, considerato che quando sta facendo l'azienda è inaccettabile e visto anche che non sono definiti né gli impatti sull’organizzazione di TechnoSky derivanti dall’assunzione del personale SICTA, né sono chiare le loro prospettive di inquadramento e di sviluppo una volta inseriti in TechnoSky.

Se non ci saranno cambiamenti sostanziali della posizione aziendale si procederà ad attivare tutte le forme di lotta e sostegno per i lavoratori.

La compressione dei costi sta generando, in alcune realtà, eccessiva superficialità, e scarse condizioni di sicurezza in alcune attività nonchè la sempre maggiore richiesta di prestazioni non previste dall'inquadramento del lavoratore (che si cerca strumentalmente di far passare per “flessibilità” della prestazione).

Per quanto riguarda la ripresa del confronto sul contratto nazionale abbiamo risposto positivamente ma specificando che per noi il confronto deve vedere un ciclo di incontri molto serrato e definito nel tempo entro cui valutare se ci sono le condizioni per chiudere con chiarezza la discussione.

L'azienda ha dichiarato la sua disponibilità su questo, a ragionare complessivamente sul miglioramento del clima aziendale e anche a riprendere il confronto sul SICTA impegnandosi a trovare soluzioni più sostenibili. A fine incontro l'azienda ha infine presentato una possibile soluzione sulla parte di Welfare (100€) prevista da giugno nel CCNL Metalmeccanico, sulla quale ci siamo riservati di esprimere le nostre valutazioni dopo un approfondimento.

Su queste basi ci siamo lasciati riprogrammando gli incontri di verifica sul contratto nazionale, sul Global Service e sul Welfare del CCNL. Il prossimo 5 giugno ci sarà invece l'incontro su SICTA.

Come OO.SS. e Coordinamento Nazionale ci sentiamo in dovere si stigmatizzare il comportamento assunto dalla USB che pur essendo presente all’incontro con l’AD non ha profferito parola salvo poi diffondere un comunicato roboante e pieno di slogan.

Visto che era presente l'amministratore delegato, quale occasione migliore per metterci la faccia. Di questo passo, il confronto con l'azienda rischia di diventare una battaglia senza quartiere e senza soluzioni per i lavoratori, non crediamo sia questo il modo giusto di affrontare i problemi.

Se non si è d'accordo con quanto detto dall'azienda o sulle critiche che sono state fatte dagli altri rappresentanti, è bene dirlo direttamente e non utilizzare strumentalmente i lavoratori.

 

Fim, Fiom, Uilm, Fismic Nazionali

 

Roma, 1 giugno 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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