Dal 23 novembre 2016, quando, durante un incontro tra TechnoSky e il coordinamento sindacale nazionale, il Responsabile delle Risorse Umane affermava che TechnoSky non avrebbe assorbito i 44 lavoratori del consorzio SICTA, il consorzio SICTA è stato posto in liquidazione: il tavolo di confronto in sede locale ha registrato nei mesi fasi alterne, ma con la costante richiesta da parte dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali di trovare soluzioni che consentissero di mantenere i lavoratori a Napoli.
ENAV ha sempre rifiutato ogni possibile apertura a trovare soluzioni che consentissero la permanenza dei lavoratori a Napoli, nonostante l’intervento anche delle istituzioni locali a tutela del mantenimento delle competenze di alte professionalità nel territorio campano.
Oggi ENAV è andata oltre. Anzi, ENAV e TechnoSky, sono andate oltre rifiutando qualsiasi soluzione alternativa per i lavoratori o qualsiasi proposta volta a mitigare il disagio del trasferimento dei lavoratori su Roma, decidendo unilateralmente di procedere a assunzioni mirate e selettive dei dipendenti Sicta in TechnoSky.
Il 25 maggio, infatti, TechnoSky (che sino a poco tempo fa dichiarava non avrebbe mai assorbito questi lavoratori) ha consegnato arbitrariamente una proposta di assunzione a circa la metà dei lavoratori Sicta in questi termini:
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Passaggio in TechnoSky a parità di RAL: per 24 lavoratori su 44 (ciò prevede un inquadramento di 2 livelli inferiori);
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Sottoscrizione di un verbale di conciliazione;
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Corresponsione del premio di risultato 2016 solo ai lavoratori che accettano la proposta di assunzione.
Questa decisione unilaterale di ENAV-TechnoSky è inaccettabile.
Inaccettabile per non voler mettere in campo alcuna misura a mitigazione del danno del trasferimento su Roma.
Inaccettabile per la volontà di proseguire con l’azione di costante depauperamento di un territorio complesso come quello napoletano e la totale assenza di attenzione ai problemi di natura sociale derivanti da tali decisioni!
Inaccettabile per il ricatto che crea, con il passaggio a parità di RAL a patto che si accetti il demansionamento.
Inaccettabile perché discrimina l’assegnazione del premio 2016, come se il merito di aver contribuito all’andamento aziendale derivi, con una decisione a posteriori, dall’accettare l’assunzione in TechnoSky.
Inaccettabile perché chiedono ad una parte dei lavoratori di dimettersi per poi riassumerli e lasciando gli altri senza futuro!
Inaccettabile perché le attività possono essere svolte da remoto, come è sempre avvenuto! (Alla faccia di Industry 4.0!!!)
Inaccettabile perché ENAV è di proprietà del Ministero dell’Economia e Finanze e quindi una società pubblica che oltre a impoverire il mezzogiorno attua politiche peggiori delle aziende private.
Le istituzioni locali e nazionali che sono state coinvolte e che hanno preso posizione per non essere considerate complici della deindustrializzazione della Campania, ora devono alzare la voce con il sindacato ed i lavoratori SICTA e pretendere rispetto!
Per questo FIM FIOM UILM FISMIC proclamano lo stato di agitazione in attesa di definire le azioni da intraprendere a sostegno di questa delicata vertenza.
Fim, Fiom, Uilm, Fismic Nazionali
Roma, 29 maggio 2017