Nella giornata di martedì 27 settembre u.s., si è svolto il coordinamento nazionale delle RSU FIOM-CGIL con le Segreterie territoriali e nazionali, per una prima valutazione sui capitoli da inserire nella prossima piattaforma per il rinnovo dell’integrativo in Avio Aero.
La discussione è partita dalla constatazione della ripresa produttiva senza più l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in tutti gli stabilimenti, salvo una parte residuale sul sito di Borgaretto da sanare al più presto da parte dell’Azienda.
Questa condizione di ripresa, pone le basi e le condizioni per riprendere la contrattazione di 2° livello, ferma dal 2016, complice la situazione negativa generata dalla pandemia.
Oggi è ancora più necessario ripartire con la contrattazione di secondo livello, per far fronte all’attuale scenario di difficoltà in cui versano le lavoratrici e i lavoratori a causa dell’aumento dell’inflazione, mai così alta come negli ultimi anni, che sta generando una forte perdita del potere d’acquisto dei salari.
Pertanto il coordinamento nazionale FIOM-CGIL ritiene che i temi economici debbano essere un elemento centrale nella prossima piattaforma, privilegiando la contrattazione di istituti fissi (siano essi consolidamenti o aumenti) rispetto a quelli variabili, in maniera da dare certezza alle retribuzioni mensili dei lavoratori e, al contempo definire forme che limitino o impediscano l’assorbimento degli aumenti derivanti dal CCNL metalmeccanici.
Ovviamente non vanno dimenticati anche gli altri istituti economici collegati al salario, quali le maggiorazioni turno e l’adeguamento delle indennità di trasferta, ferme ormai da molto tempo.
Un altro punto qualificante che è necessario affrontare, è il tema legato alle flessibilità oraria per i lavoratori che ad oggi non ne beneficiano, siano essi centralisti che turnisti, in maniera da incrementare quanto già acquisito durante la precedente contrattazione.
Insieme a questo tema, risulta ormai non più rinviabile anche una normativa condivisa rispetto allo smart-working, modalità che ha visto un incremento e una sperimentazione ampia durante la pandemia, ma che oggi va recepita nella contrattazione collettiva per renderla esigibile dai lavoratori remotizzabili che ne facciano richiesta.
Infine in una logica di tenere insieme le lavoratrici e i lavoratori all’interno di Avio Aero, a prescindere dalla tipologia contrattuale con la quale operano, è indispensabile nel momento in cui si stanno nuovamente facendo assunzioni, definire modalità che tolgano dalla precarietà quei lavoratori a quali vengono applicati contratti a tempo indeterminato ma non assunti direttamente da Avio Aero.
Contemporaneamente, alla luce della riscrittura nel CCNL del capitolo riferito all’inquadramento, vanno riviste e aggiunte qualifiche specifiche presenti nel mondo dell’aerospazio, trovando soluzioni che riconoscano livelli adeguati e in coerenza con quanto definito dal Contratto nazionale.
Nel mese di ottobre l’impegno da parte di tutta la FIOM-CGIL sarà quello di ricercare, partendo dai nostri contributi discussi ieri, attraverso il confronto con FIM e UILM, la scrittura di una piattaforma condivisa da portare nelle assemblee per avere il mandato ad iniziare la trattativa.
FIOM-CGIL nazionale
Roma, 28 Settembre 2022