Stamane presso la sede della regione Emilia Romagna - alla presenza dell’assessore Palma Costi e del dottor Andrea Rossi di Unindustria Bologna - i sindacati e l’Azienda industria italiana autobus, rappresentata dal dottor Paolo Stern si sono incontrati per discutere la procedura di licenziamenti collettivi inoltrati dall’azienda il 6 maggio 2016.

L’azienda ha motivato i 42 licenziamenti richiamando il “Punto 2” dell’accordo siglato a Roma e lamentando una scarsa partecipazione da parte del governo, evidenziando che gli investimenti previsti dall’accordo non sono stati rispettati. A detta dell’azienda in virtù di questi accordi disattesi si rende necessario un riequilibrio per ridurre i costi di produzione.

Le parti sindacali ribadiscono che venga rispettato l’accordo sottoscritto al Mise, sia in termini di investimenti occupazionali che di prodotto. Non nascondono che ci sia necessità di un riequilibrio tra lavoratori diretti e indiretti, ma che la soluzione non deve avvenire tramite i licenziamenti.

I termini prioritari da affrontare con l’azienda sono la presentazione di un piano industriale che preveda la produzione di 220/250 veicoli così come dichiarato in sedi istituzionali dall’amministratore delegato Stefano Del Rosso, e portare a termine la trattativa sull’acquisizione dell’area produttiva con il socio di minoranza Finmeccanica.

A tal proposito le organizzazioni sindacali hanno richiesto che venga immediatamente sospesa la procedura di mobilità e di continuare ad avere incontri propedeutici alla realizzazione del piano industriale.

In risposta alle richieste sindacali, l’assessore ha concordato con le parti la necessità di un aggiornamento del piano industriale del sito bolognese, convenendo di sospendere la procedura di licenziamenti collettivi avviata il 6 maggio 2016, per permettere il confronto tra azienda e indacati riconvocando un nuovo tavolo regionale di salvaguardia occupazionale il 6 giugno 2016.