Nelle scorse settimane la Sittel, azienda operante nel settore delle installazioni telefoniche, ha aperto una procedura di cassa integrazione ordinaria.
L’azienda sta attraversando un periodo di crisi finanziaria nonostante ci siano diverse commesse date in appalto dalle maggiori aziende di telecomunicazioni.
Come Fiom abbiamo più volte chiesto di avere le informazioni necessarie per gestire al meglio la fase di crisi in particolare sul ricorso al subappalto. L’azienda infatti fa un uso massiccio di subappaltatori principalmente per abbattere il costo del lavoro.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali deve avvenire contemporaneamente all’internalizzazione delle lavorazioni date in subappalto cosa che nelle precedenti casse non è stata fatta e che ha portato alla perdita di salario dei dipendenti diretti con un paradossale aumento delle esternalizzazioni per rispondere alle tempistiche dettate dai committenti.
Inoltre l’azienda non sta dando seguito agli accordi sottoscritti in particolare sulle scadenze di pagamento degli stipendi e non ha ancora sanato i mancati versamenti al Fondo Cometa per la Previdenza Integrativa.
Abbiamo chiesto di aprire una discussione che tenesse dentro tutte le problematiche aziendali e soprattutto di coinvolgere il Coordinamento Nazionale delle RSU. L’azienda ha invece scelto di forzare sui tempi della trattativa e di negare ogni tipo di informazione relativa al ricorso al subappalto.
Per questi motivi abbiamo scelto di non firmare il verbale di consultazione sindacale relativo all’avvio della cassa integrazione ordinaria.
Nei prossimi giorni verrà convocato il Coordinamento nazionale delle RSU Fiom al quale seguiranno le assemblee su ogni cantiere per informare i lavoratori di quanto sta avvenendo e insieme decidere eventuali azioni, sindacali e legali, da mettere in campo per la tutela di tutti i lavoratori.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 11 novembre 2019