Oggi si é conclusa con l’incontro al Ministero del Lavoro la procedura per 154 licenziamenti in Nokia.
L’azienda ha affermato che non aveva la volontà di trovare un accordo. Da domani scattano i 120 giorni a disposizione per licenziare 1/3 dei dipendenti italiani.
Noi confermiamo un giudizio gravissimo sulla decisione dell’azienda.
Soprattutto perché consideriamo questo l’atto finale riguardo alla permanenza dell’attività di Nokia in Italia.
Questi 3 fattori:
- la riduzione di un numero importante di dipendenti per il 3' anno consecutivo;
- l’ostinazione a non voler inserire nuove attività in Italia;
- la fragilità delle attività che rimangono in Italia;
suscitano una pesante preoccupazione sul futuro della presenza di Nokia in Italia. Potranno esserci partner, fornitori esterni, aziendine che lavoreranno per portare a termine gli impegni di Nokia coi clienti, ma la direzione non garantisce futuro a tutti i dipendenti. La soluzione per questi licenzia menti annunciati dalla direzione sarà esemplare nel bene (se riusciremo ad evitarli) e nel male (se non riusciremo).
Se riusciremo a ridurne la drammaticità e a inserire garanzie per il futuro, stabiliremo anche una prospettiva più lunga di attività in Italia.
Se l’azienda mantenesse un’ottusa posizione di rigidità con l’invio delle lettere di licenziamento (e quindi con una dimostrazione dell’avvio di un atto finale).
NOI SAREMO COSTRETTI A RICORRERE A TUTTE LE AZIONI ANCHE ESTREME CHE CONSENTIRANNO DI RESPINGERE E MODIFICARE GLI EFFETTI DELLA DECISIONE AZIENDALE.
FIM ,FIOM, UILM NAZIONALI
COORDINAMENTO RSU NSN ITALIA
Roma, 30 settembre 2014