Venerdì 3 aprile si è tenuta una videocall fra il Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali, Nazionali e l’Azienda per chiarire quale sia la situazione Italtel a fronte dei comunicati che la stessa e l’azionista di maggioranza hanno pubblicato nell’ultima settimana.
In particolare come Sindacato abbiamo chiesto di dettagliare quanto potrà accadere all’Azienda a fronte del deposito della domanda di Prenotativa, presentata in data 2 aprile, in base all’art. 161, comma 6, Legge fallimentare.
Nell’incontro precedente del 26 marzo da parte aziendale non si era specificato in modo preciso l’articolo che era stato riportato in incontri successivi avvenuti fra alcuni responsabili e i propri collaboratori
La difformità nelle due comunicazioni ha creato in molti lavoratori timori e ha posto il Sindacato in una condizione di oggettiva difficoltà con i colleghi.
L’AD ha recepito le nostre osservazioni garantendo nel futuro che vi sarà una comunicazione chiara e uniforme: mai come ora un rapporto lineare consente a entrambe le parti di agire al meglio per garantire un futuro a Italtel (ad esempio, Azienda e Sindacato si stanno adoperando per ottenere un incontro presso il MiSE).
Entrando nel merito, l’AD ha spiegato il senso del ricorso alla Prenotativa.
Viste le difficoltà finanziarie e patrimoniali, a seguito dei cattivi risultati del 2019 e della svalutazione di alcuni attivi di bilancio, che ha portato in terreno negativo il Patrimonio Netto, Italtel si è vista obbligata a definire un percorso di ristrutturazione finanziaria e ricapitalizzazione. Per svolgere al meglio quanto necessario per risollevare l’Azienda si è fatto ricorso all’art 161, comma 6, che garantisce, in un periodo di quattro mesi (estendibile per altri due) di bloccare le richieste dei creditori (per i crediti pregressi).
Italtel può quindi operare per i prossimi sei mesi dovendo garantire il pagamento dei soli debiti fatti a valle della Prenotativa.
I creditori sono suddivisi in due categorie: privilegiati (Erario e dipendenti) e chirografari (fornitori, banche). Nei mesi a venire Italtel dovrà prima pagare le tasse e i dipendenti (l’AD ha garantito che non vi sono problemi per gli stipendi).
In questo lasso di tempo è necessario trovare una soluzione che garantisca, come detto, un futuro stabile all’Azienda.