Martedì 14 giugno si è svolto in Assolombarda l’incontro fra il Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali, Nazionali e l’Azienda avente come tema i prodotti proprietari Italtel e i problemi dell’R&D.
L’Amministratore Delegato, assenti purtroppo il responsabile del P&S e dell’R&D, ha illustrato l’insieme dei prodotti a catalogo, un insieme che vede la coesistenza di prodotti “tradizionali” relativi alla tecnologia NGN – IMS/VoLTE, alla funzionalità di Border Layer, al Management delle reti, con altri di più recente sviluppo nell’ambito dell’Internet of Things, della videocomunicazione evoluta, dell’SDN Monitoring & Automation.
È stato ribadito dall’Azienda l’obiettivo di un fatturato che dovrà passare dai 42 ML€ del 2015 ai 62 ML€ del 2016.
L’obiettivo del 2016 è stato ritenuto “tendenzialmente” realizzabile da una società di consulenza che ha analizzato le mosse intraprese da Italtel per il rilancio dei propri prodotti (“tendenzialmente”, in quanto le previsioni della società di consulenza ipotizzano un fatturato compreso fra i 53 e i 57 ML€).
Quattro sono le iniziative sulle quali si punta per il rilancio:
l’Italtel Task Force che ha il compito di essere supporto e stimolo per la parte che si occupa di vendita dei prodotti proprietari, ricercando nuove opportunità che il mercato offre;
gli incentivi economici per i venditori che realizzeranno performance di vendita superiori al budget preventivato;
maggiori investimenti nell’R&D (3 ML€) che hanno portato a nuove (limitate) assunzioni e all’uso di consulenze esterne (Exprivia, Tech Mahindra, Abbey tech);
l’uso del canale indiretto per la vendita e il delivery dei prodotti, a partire dal NetMatch-S (dopo le recenti evoluzioni implementative e arricchimenti funzionali che lo hanno interessato).
Relativamente alle assunzioni, non solo nell’R&D, ma a livello aziendale, il piano industriale, approvato la settimana scorsa dal CdA, prevede un incremento di unità lavorative in Italia dalle attuali 1107 a 1180 entro il 2020, mentre nelle sedi estere si passerà da 290 a 400 unità, sempre entro il 2020. Nel piano si ribadisce il ruolo rilevante di R&D all’interno di Italtel.
Le organizzazioni sindacali hanno riportato alcune criticità evidenziate con l’introduzione della metodologia Agile/Scrum nello sviluppo dei prodotti proprietari, criticità che potrebbero aver influito, negli anni passati, sul grado di affidabilità dei medesimi (tasso di malfunzionamento, complessità di gestione). L’Amministrato Delegato ha confermato che è in atto un processo di miglioramento nella modalità di lavoro all’’interno dell’R&D proprio per risolvere i problemi sopra descritti. Ci dispiace di non aver potuto interloquire su questo tema con i Responsabili del P&S e dell’R&D, cosa che avrebbe certamente potuto portare a un migliore approfondimento delle problematiche.
Oltre alle attività a budget, si prevedono due nuove opportunità di vendita, una con la società iraniana TCI (in particolare per il prodotto iMCS), l’altra per il mercato dell’est Europa (Russia e Kazakistan). Per il progetto “Fiber to the Home” vede Italtel affiancare la neonata Enel Open Fiber nella diffusione della fibra ottica per le città di Bari e Venezia (con futuro coinvolgimento per Padova e Napoli).
L’incontro si è concluso affrontando il tema del decomissioning.
L’azienda ha sottolineato i miglioramenti nelle performance di Italtel rispetto al numero di spegnimenti di linee in un mese, in linea con le attese del committente Telecom. Questo dovrebbe portare a un incremento quantitativo delle commesse che Telecom assegnerà in futuro a Italtel. L’Amministratore Delegato ha convenuto con la necessità di concordare con Telecom un piano di lavoro che abbia almeno la durata annuale (e non trimestrale, come ora) in modo da garantire ai lavoratori del decomissioning una maggior chiarezza sulle modalità e stabilità del loro lavoro (in termini di durata del medesimo e di modalità di impegno).
Come sindacato prendiamo atto dell’impegno espresso dall’Azienda (formalizzato nel piano industriale) di continuare a investire nella R&D. Vigileremo sull’effettiva messa in pratica delle azioni presentate e sul raggiungimento degli obiettivi che ci sono stati indicati, tenuto conto anche dell’impatto che un eventuale cambio di azionariato, potrebbe avere su quanto discusso nell’incontro in Assolombarda.
E’ stato confermato il prossimo incontro al MiSE il 20 giugno sul nuovo azionariato Italtel.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Coordinamento nazionale Rsu gruppo Italtel
Roma, 20 giugno 2016