Si è tenuto oggi al Mimit l’incontro con la direzione di Jabil, presenti la Rsu aziendale, i segretari territoriali e nazionali di Fim Fiom Uilm, rappresentati della Regione Campania e di Invitalia.
In apertura i dirigenti Jabil hanno ribadito che la multinazionale non ritiene più redditizia la sua presenza sul territorio di Caserta, Il loro modello di business non è compatibile e sostenibile con il mercato italiano, troppo frammentato.
In questi mesi hanno cercato soluzioni che permettessero di dare comunque all’attività e al mantenimento occupazionale.
La soluzione secondo Jabil ci sarebbe e potrebbe essere sostenuta anche dal Ministero tramite il coinvolgimento di Invitalia partecipando in quota parte al capitale sociale.
Non è stato detto ulteriormente circa l’ipotetico progetto industriale, chi è l’imprenditore o la società, che prospettive occupazionali garantisce, quali clienti porta con se? Non vi è stata risposta.
La delegazione sindacale ha sottolineato che da tempo circola voce in azienda su a chi Jabil intende trasferire la gestione dell’attività industriale. Questa ipotesi non offre alcuna prospettiva di continuità lavorativa e non è accettata dai lavoratori.
La situazione si mantiene è drammatica anche perché Jabil non investe da anni sul sito Casertano.
È stato ribadito ai dirigenti del Mimit che il mercato italiano offre ancora opportunità nel mercato dell’elettronica e siamo convinti che Jabil con investimenti adeguati e il sostegno di finanziamenti pubblici per progetti di ricerca-sviluppo, la reindustrializzazione dei prodotti e l’aggiornamento dei processi produttivi possa confermare e anzi rafforzare la sua mission industriale e occupazionale.
È stato riconvocato il tavolo il prossimo 27 maggio. I lavoratori attendo un riposizionamento di Jabil. Nei prossimi giorni la Rsu proclamerà le assemblee e con i lavoratori deciderà eventuali iniziative.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 30 aprile 2024