L'annunciata acquisizione di Alcatel-Lucent da parte di Nokia, ennesima tappa di un processo di concentrazione dei grandi gruppi delle telecomunicazioni, è un fatto rilevante che pone allo stesso modo rilevanti preoccupazioni sul futuro di questo settore industriale e sulle conseguenze occupazionali.
L'esperienza delle precedenti fusioni, che hanno riguardato anche Alcatel-Lucent e Nokia, mostra che accorpamenti di questa portata producono spesso sovrapposizioni e ricadute negative sull'occupazione.
Queste due multinazionali hanno cancellato in Italia moltissimi posti di lavoro: anche in questi giorni le organizzazioni sindacali stanno lottando con i lavoratori per impedire, in Alcatel Lucent, il licenziamento di 42 lavoratori. La Nokia ha licenziato in Italia, pochi mesi fa, più di 100 lavoratori.
Il processo che parte oggi richiede quindi una grande attenzione da parte delle Organizzazioni sindacali, sia a livello internazionale che a livello nazionale e locale.
La Fiom ritiene che su questa partita si debba misurare la reale volontà delle istituzioni, a partire dalla presidenza del Consiglio che coordina le strategie per la banda ultralarga e per la crescita digitale, di attuare una politica industriale in un settore strategico che ha subìto fortissimi ridimensionamenti, con pesanti processi di ristrutturazione ancora in corso.
La Fiom si mobiliterà e incalzerà il Governo per tutelare l'occupazione della nuova azienda, sempre dalle parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 16 aprile 2015