In data 6 dicembre 2019, su richiesta delle Organizzazioni sindacali, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto l’incontro con la società Caf per analizzare le problematiche derivanti dall’attivazione della procedure di licenziamento collettivo che coinvolge 233 dipendenti sparsi su tutto il territorio nazionale. All’incontro ministeriale, coordinato dalla Dott.ssa Chiara Cherubini, oltre alla direzione Caf, hanno partecipato una delegazione del Ministero dei Trasporti ed alcuni dirigenti di Trenitalia.
Durante l’incontro, tutta la delegazione sindacale, approfittando della presenza di importanti interlocutori, che possono dare un contributo per la risoluzione della vertenza e scongiurare i licenziamenti, considerata la quantità di investimenti in corso di realizzazione, su tutto il territorio nazionale, ha chiesto di lavorare per la rapida ricollocazione di tutto il personale considerato in esubero.
Tale ricollocazione deve essere realizzata sia dentro la società Caf, rispettando il principio della vicinanza geografica rispetto al luogo di residenza, sia mediante il coinvolgimento di quelle società che hanno acquisito il lavoro e che devono applicare concretamente la clausola sociale.
È stato richiesto, anche in sede ministeriale, l’utilizzo dello strumento della trasferta per incoraggiare lo spostamento delle persone che vogliono continuare a lavorare per Caf.
Inoltre, le Organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di rendersi disponibile ad utilizzare lo strumento della Cassa integrazione per gestire la fase di transazione durante l’esercizio 2020 e di anticipare il trattamento di Cigs per evitare che le famiglie possano andare in difficoltà.
Nonostante la rigidità aziendale, si è chiesto con forza al management aziendale di interloquire con la casa madre spagnola, sul tema dell’anticipazione, per dare una mano ai dipendenti e favorire, con la serenità delle famiglie, la gestione di questa difficile fase di transizione.
La riunione è stata aggiornata con la condivisione di un percorso da sviluppare in tempi rapidi, che dovrà vedere il coinvolgimento della società Caf, per capire quante persone possono essere ricollocate su tutto il territorio nazionale, l’interessamento del Ministero del Lavoro, sul tema degli ammortizzatori sociali, il Ministero dei Trasporti, nel rapporto con Trenitalia e le aziende che dovranno eseguire le attività in modo tale da rendere esigibile la clausola sociale.
Per Fim, Fiom e Uilm Nazionali sarebbe inaccettabile, considerando la quantità degli investimenti in essere, dover registrare la perdita del posto di lavoro di importanti professionalità.
Infine, la delegazione sindacale ha chiesto la convocazione del tavolo ministeriale prima delle festività natalizie.
Nelle prossime ore saranno decise ulteriori iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 6 dicembre 2019