Fiom e Uilm e le RSU della Micron hanno chiesto alla Direzione aziendale di non procedere alla pratica dell’assorbimento dei superminimi individuali dei lavoratori e delle lavoratrici Micron, ma la risposta della Direzione è stata negativa.
Dunque, la “clausola di salvaguardia” prevista nel CCNL metalmeccanico, che prevede aumenti dei minimi tabellari del 6,6% proprio per tutelare le retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici anche di Micron dall’inflazione, per tutti coloro che hanno i superminimi non produrrà alcun effetto.
Si rende nulla una clausola per una parte di lavoratori (che in Micron neanche sono pochi) e si “svuota il ruolo” del CCNL come strumento di tutela delle retribuzioni reali.
Si dà un segnale sbagliato ai dipendenti che hanno ottenuto il superminimo per merito.
Si fa una scelta differente rispetto a quella di un’altra azienda del settore, la ST che, sia pur in via eccezionale e per le qualifiche inferiori al B3, ha accettato la proposta sindacale di non procedere agli assorbimenti per quest’anno ed ha aperto il confronto per la definizione di un premio di risultato per tutti i lavoratori concordato a differenza di micron che riconosce solo premi unilaterali.
Chiediamo ai lavoratori e alle lavoratrici di Micron di partecipare allo sciopero di quattro ore che le Organizzazioni sindacali dei metalmeccanici hanno indetto per il 7 (siti di Vimercate e Padova) e il 10 luglio (siti di Avezzano e di Arzano).
Le ragioni di questo sciopero sono, in primo luogo, per sollecitare il Governo e le imprese a definire politiche industriali e di sviluppo.
Tutti noi sappiamo quanto ce ne sia bisogno anche per Micron e per il settore dove opera Micron, la recente chiusura del sito di Padova sta lì a ricordarcelo!
L’atteggiamento di chiusura di Micron a fronte delle nostre richieste a tutela del salario dei lavoratori è però un motivo in più per scioperare e per dare un chiaro segnale di contrarietà alla Direzione italiana ma anche alla Compagnia!
Le Rsu Micron
Fiom e Uilm nazionali
Roma, 26 giugno 2023