Dopo circa 18 ore consecutive di trattativa si è giunti all'alba del 6 Ottobre, alla firma di un'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale SCM.
In quattro mesi di confronti, il coordinamento delle RSU, con Fim-Fiom-Uilm Nazionali e Territoriali hanno sottoscritto un testo che ha centrato molti obiettivi che ci si era prefissati con la piattaforma rivendicativa. L'ipotesi di accordo che sarà presentata e illustrata nelle assemblee della prossima settimana, dovrà poi essere votata dai lavoratori per diventare effettiva.
Se confermata, per i contenuti e i molteplici temi che affronta, potrà essere un punto di riferimento importante per la contrattazione del settore metalmeccanico sul territorio.
Le novità più importanti riguardano:
un sistema di relazioni sindacali rinnovato nei contenuti, nelle agibilità e prerogative della RSU, che dovrà affrontare la sfida di un confronto sempre più puntuale sui temi dell'organizzazione del lavoro, del PDR, delle qualifiche, della sicurezza, di Industria 4.0 (innovazione dei prodotti e processi di digitalizzazione) e sugli effetti che questa rivoluzione potrà avere sulle professionalità, l'occupazione e le condizioni di vita dei lavoratori. In tale prospettiva, si è inteso sviluppare una gestione condivisa con la RSU del diritto alla formazione, quale strumento strategico per individuare fabbisogni formativi dei lavoratori anche rispetto al tema della digitalizzazione e a maggior tutela dei posti di lavoro .
La stabilizzazione dei precari con la creazione di un bacino di precedenza di questi lavoratori, l'attenzione verso chi è affetto da malattie debilitanti e croniche e la conciliazione dei tempi di vita attraverso l'utilizzo di part-time qualificano l'accordo.
Sul piano economico: il premio di risultato variabile, agirà sul 2017 per un valore massimo, al raggiungimento dell'obiettivo di 1700 Euro per i vari stabilimenti (eccetto per le fonderie in difficoltà che potranno raggiungere 340 Euro).
Per il 2018 il premio avrà un valore di 2000 Euro, 2019 Euro 2050, 2020 Euro 2100 al raggiungimento dell'obiettivo 100.
La sanità integrativa presente in azienda e con un costo a carico del lavoratore verrà trasformata in accordo al CCNL nell'offerta di Mètasalute con la possibilità di migliorare il pacchetto base con ulteriori 44 € a carico dell'azienda. Un'apposita commissione valuterà questa transizione.
Adeguamenti sono previsti su varie indennità (di turno, trasfertisti, per le fonderie, ecc).
Questo accordo frutto di una piattaforma ambiziosa, si incardina in un sistema di relazioni industriali che devono tendere al reciproco riconoscimento e alla valorizzazione del contributo del lavoratore anche in una prospettiva di futura di trasformazione.
Relazioni tra le parti volte ad affrontare e gestire in maniera non conflittuale temi quali licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, intervento sulle mansioni e strumenti di controllo a distanza.
Il rinnovo del Contratto Nazionale a Novembre 2016 ha fornito gli strumenti per affrontare temi complessi e articolati della contrattazione integrativa che sono stati alla base della piattaforma e dei contenuti dell'accordo.
Ora non resta che il confronto con i lavoratori a partire dal 10 ottobre, auspicando la più ampia partecipazione.
Fim, Fiom, Uilm, Nazionali e Territoriali
Il Coordinamento SCM Group
Il Coordinamento SCM Group
Roma, 9 ottobre 2017