Giovedì, 21 Novembre 2024

Gruppo Ferroli: la Fiom non firma l’accordo sui licenziamenti “mascherati”!

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Dopo una lunga ed aspra vertenza che è costata ai lavoratori mesi di scioperi, mobilitazioni, presidi, contro la decisione del Gruppo Ferroli di aprire una procedura di mobilità per centinaia di esuberi nei diversi stabilimenti, si è giunti ad un'ipotesi di accordo che non rimuove la condizione che avevamo indicato essere, per la Fiom, pregiudiziale per risolvere la vertenza.

Per la Fiom era e resta pregiudiziale il carattere volontario e quindi il requisito di non-opposizione al licenziamento, tanto più in un quadro di esaurimento della possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali.

Questa condizione e la conseguente libertà del lavoratore di decidere se ricorrere o meno alla tutela giudiziale, per la Fiom, resta un diritto individuale indisponibile alla contrattazione collettiva e, quindi, anche al voto delle assemblee.

L’ipotesi di accordo prevede un doppio canale di “incentivazione all’esodo”: uno apparentemente volontario con maggiori risorse, uno obbligato al termine del primo che termina il 13 ottobre p.v., quando, cioè, verranno meno tutti gli ammortizzatori sociali e scatterà la NASPI.

Com’è evidente siamo in presenza di licenziamenti “mascherati” da incentivazione all’esodo, per di più differenziata da stabilimento a stabilimento e con una parte degli esuberi anch’essi “mascherati” da serbatoio di occupazione di riserva nei picchi produttivi. Investimenti zero, prospettive industriali scarse.

Non ci convince il merito e, soprattutto, manca la condizione della volontarietà e della non-opposizione al licenziamento.

Per queste ragioni Fiom non firma l’ipotesi di accordo, sosterrà anche legalmente i lavoratori licenziati e continuerà a sollecitare le istituzioni per favorire ipotesi di re-industrializzazione e di ricollocazione produttiva nel territorio.

C’è un’ultima possibilità: lunedì al Ministero del Lavoro c’è l’incontro finale. Se in quella sede piuttosto che ratificare un accordo separato si recupererà il criterio della reale volontarietà non sarà certo la Fiom a sottrarsi.

 

 

Fiom nazionale

 

Roma, 22 settembre 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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