Si è tenuto oggi l’incontro tra il Coordinamento Nazionale, le OO.SS. e l’Azienda sull’armonizzazione e l’incremento dei trattamenti economici esistenti oggi in Althea.
Nello specifico abbiamo chiesto di introdurre un premio di risultato, di incrementare il trattamento di trasferta, riconoscere il trattamento ticket’s a tutti i lavoratori, incrementare il trattamento di welfare previsto dal contratto nazionale e introdurre dove possibile uno smart-working in grado di rendere veramente possibile la conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro.
Infine abbiamo anche richiesto di non assorbire l’aumento che arriverà da contratto nazionale in considerazione del fortissimo aumento dei costi dovuto all’inflazione che ha messo in grossa difficoltà le lavoratrici e i lavoratori. Assorbire il contratto nazionale significa rendere nullo l’effetto sulle buste paga, questo non è accettabile mai ma soprattutto in un momento di difficoltà come questo.
L’Azienda ha risposto:
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sul premio di risultato non è in grado oggi di valutarlo in virtù di un cambio di proprietà che sta producendo anche un cambio di missione industriale;
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Sull’aumento del welfare che deve valutare prima i costi;
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Sullo smart-working che è un tema critico ma che valuterà se è possibile;
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Sulle trasferte che non è possibile estendere il trattamento esistente oggi ex EBM a tutti perché non sostenibile per l’Azienda. Mentre pensa all’introduzione del solo rimborso a pié di lista e/o al ticket;
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Sul buono pasto invece ha dato disponibilità ad estenderlo a tutti e a ragionare su una cifra unica;
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Sull’assorbibilità ha detto che è un punto sul quale rifletterà ma che è molto complicato.
Come FIOM CGIL diamo un giudizio negativo sulle risposte aziendali in considerazione del fatto che da tanti anni i trattamenti sono fermi e che in alcune aree addirittura non si riconosce nulla.
Riteniamo che l’Azienda poggi sulla professionalità e qualità delle prestazioni che tutti i giorni le lavoratrici e i lavoratori danno ai clienti e che l’impegno profuso debba essere riconosciuto con atti concreti a tutti i lavoratori.
Se al prossimo incontro che si terrà il 4 maggio alle ore 14,00 l’Azienda non darà aperture più concrete rispetto a quelle date oggi magari anche introducendo i valori economici sugli istituti in discussione e sulla non assorbibilità del contratto nazionale, saremo costretti ad attivarci con le opportune iniziative.
L’Azienda ha risposto infine alle nostre domande sull’andamento delle attività e della partecipazione alle gare affermando che il nuovo modello di gara è quello del partenariato pubblico privato (PPP) andando a condividere investimenti e progettazione con il cliente. Il nuovo modello non è semplice da attuare e questo sta comportando ritardi e criticità.
Nel frattempo arriveranno delle gare sulle attività già in essere come quelle in Veneto e non solo sulle quali è importante riuscire a confermare una presenza che va avanti da anni.
Fiom nazionale
Roma, 18 aprile 2023