Lunedì, 25 Novembre 2024

Sirti. Il confronto continua, passi avanti ma ancora grossi nodi da sciogliere

Si è tenuta venerdì scorso, 29 marzo, un altra tappa del confronto tra Sirti e sindacati riguardo la procedura di licenziamento collettivo di 833 persone su un totale di 3.692.

L'azienda, da noi sollecitata, ha delineato la platea occupazionale stimata alla fine del 2021, con un calo presunto fissato di 427 unità. Un numero di esuberi che, pur gestito con strumenti di accompagnamento alla pensione, abbiamo giudicato troppo elevato e non rispondente ai reali assetti futuri necessari alla mission aziendale. Come delegazione sindacale abbiamo quindi chiesto un’ulteriore sensibile riduzione dei numeri in uscita, anche attraverso la stabilizzazione dei tempi determinati e dei somministrati, e riconversioni interne. Su quest’ultimo punto, Sirti ha manifestato la disponibilità alla ricollocazione di 136 lavoratori in tre anni verso i settori energia, digitale e trasporti. Abbiamo apprezzato questo incremento rispetto all’ultimo incontro ma allo stesso tempo invitato l’azienda a un ulteriore sforzo per individuare altre posizioni riconvertibili.

Ancora difficoltà nella gestione dei contratti di solidarietà, con Sirti che vorrebbe “confinarne” l’utilizzo all’interno delle aree maggiormente impattate – Telco e Staff supply chain – mentre noi chiediamo maggiore estensione, per ridurne l’impatto economico sul singolo lavoratore.

Per quanto riguarda la tematica dei sub-appalti, abbiamo chiesto un ulteriore approfondimento a livello territoriale, per avere una mappatura di tutte le attività di sub-appalto in essere. Per noi la progressiva riduzione delle attività in sub-appalto, con conseguenti ulteriori riconversioni interne, è dirimente per il raggiungimento dell’intesa.

A fronte di indubbi passi avanti compiuti dal confronto registriamo quindi ancora grossi problemi – riguardo soprattutto gli assetti occupazionali a regime e le modalità di utilizzo dei contratti di solidarietà. Pertanto, in vista del termine dei primi 45 giorni di procedura, sono state programmate due giornate di confronto, giovedì 4 e venerdì 5 aprile, con l’obiettivo di negoziare a fondo gli aspetti inerenti naspi, riconversione e cds, e approdare al ministero con un confronto in posizione più avanzata.

A sostegno della trattativa è confermato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo.

Dichiarazione congiunta di Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani, coordinatori nazionali Fim, Fiom, Uilm Sirti

 

Fim, Fiom e Uilm nazionali

Roma, 1 aprile 2019

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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