Sirti: riorganizzazione o ridimensionamento?
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Si è svolto a Milano nella giornate del 25 giugno, presso Assolombarda l’incontro tra le Federazioni nazionali e territoriali di Fim Fiom e Uilm congiuntamente al Coordinamento Nazionale delle RSU Sirti e l’Amministratore Delegato della Sirti Ing. Loiola, per la presentazione del piano industriale 2018/2020.
Un incontro particolarmente importante, il primo per l’A.D. di Sirti ed anche per il rinnovato Coordinamento nazionale dopo il rinnovo delle RSU su tutto il territorio nazionale.
L’A.D. di Sirti ha presentato i risultati per il 2017, anche se il bilancio 2017 non è stato concluso che sarà oggetto della discussione nel prossimo CDA previsto per questa settimana.
Risultati 2017 importanti per il valore del fatturato per oltre 600 milioni di euro pur in presenza di una bassa redditività in parte dovuta anche ad un mercato di attività a basso riconoscimento economico delle attività e non particolarmente premiante per la Sirti. Una bassa redditività quindi e un debito molto rilevante nei confronti dell’azionista, il Fondo che oramai controlla il 100% delle azioni di Sirti.
L’azienda ha presentato al coordinamento ed alle segreterie nazionali i tre assett principali della Riorganizzazione interna:
- Focalizzazione del Business.
- Riorganizzazione Operativa/Organizzativa Sirti.
- Recupero Redditività.
Focalizzazione del Business.
E’ stata comunicata la nuova struttura delle 4 aree di Attività principali TELCO-TRASPORTI-DIGITAL SOLUTION-ENERGIA.
Quattro aree con ognuno un Responsabile nazionale, responsabilità con riporto diretto all’Ing. Loiola che ha mantenuto anche la responsabilità dell’area TELCO.
Riorganizzazione Operativa/ Organizzativa.
Viene confermato un notevole investimenti economico sulla “digitalizzazione” della Sirti attraverso il Progetto “Blue Project” che in sostanza consentirà di superare gli attuali programmi di gestione con un sistema SAP, la cui funzione principale sarà la possibilità di rendere univoche tutte le procedure per tutti i territori con presenza di Sirti.
Recupero Redditività.
È un tema assolutamente importante per la Sirti, e che passa attraverso un recupero di competenze/capacità di tutto il personale e con un’Organizzazione del lavoro “misurata”, con la gestione delle performance aggiunta di un nuovo sistema di valutazione anche dei fornitori esterni.
Mercato estero.
La Sirti si dichiara convinta di accrescere la propria presenza all’estero, anche con attività legate all’Energia ed in particolare un aumento della presenza di Sirti in Europa.
All’incontro l’Ing. Loiola ha presentato al coordinamento il nuovo responsabile delle Operations, Andrea Mondo e comunicato che la Direzione Acquisti è stata affidata a Paolo Poggioni.
Fim Fiom e Uilm Nazionali ritengono avanzato il piano di riorganizzazione delle Sirti che in pochi mesi ha visto l’avvicendamento di numerosi responsabili in numerosi posti chiave a partire dallo stesso A.D.
Una riorganizzazione profonda che però a nostro avviso è accompagnata da un piano industriale non particolarmente ambizioso e che forse non coglie tutte le opportunità che pur in un mercato complicato possono verificarsi. Il tutto inoltre con un Sistema di Relazioni sindacali ancora troppo difficile e che non sembra tener conto delle difficili condizioni in cui i lavoratori e le lavoratrici della Sirti operano. La certezza degli incontri territoriali, la necessità che in questi incontri ci sia una solida volontà di ricercare le soluzioni ai problemi sono ancora lontani anni luce.
Un sistema di relazioni che metta al centro le persone Sirti, i loro problemi era e è uno degli obiettivi principali dell’accordo di Ottobre 2017. Un accordo che non limita la partecipazione sindacale alla vita della Sirti, anzi ne doveva e ne deve cogliere tutte le opportunità, tutte le soluzioni.
Registriamo invece che il sistema di Relazioni sindacali è ancora ancorato a convinzioni di autosufficienza aziendale, a parte qualche proposta che sembra più formale che sostanziale, lanciata là sul tavolo con non molta convinzione. Un sistema di relazioni che proprio non vuole riconoscere il ruolo attivo e positivo delle RSU, dei lavoratori e delle OO.SS..
Anzi si cerca in tutti i modi a lanciare segnali non positivi, che sembrano vietare la legittima partecipazione delle Rsu, atteggiamento che abbiamo già denunciato e che ha coinvolto un ex delegato sindacale che è stato licenziato alcuni giorni fa.
Per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm nazionali unitamente al Coordinamento nazionale delle Rsu dichiarano 4 ore di sciopero in uscita per il giorno 13 luglio 2018
Fim Fiom Uilm Nazionali
Coordinamento Nazionale Rsu Sirti
Roma, 28 giugno 2018