Si è svolto ieri, a seguito dello sciopero e del presidio dei lavoratori, l’incontro con la Semitech azienda rilevata nel 2018 dal fondo IGI Investimenti.
Durante l’incontro il management aziendale ha comunicato che gli stipendi di dicembre e di gennaio non saranno pagati prima del 25 febbraio, sempre se le committenti pagheranno le fatture.
Non più di dieci giorni fa, all’incontro al MiSE, il presidente di IGI Investimenti, in qualità di azionista aveva rassicurato lavoratori, sindacati e Ministero, che l’azienda stava uscendo da una momentanea crisi di liquidità.
Contrariamente a quanto dichiarato al MiSE, l’azienda ieri ha finalmente ammesso una forte diminuzione di commesse e ha dichiarato di avere nel portafoglio lavori che dovrebbero garantire al massimo ancora qualche mese di operatività.
Sul finire dell’incontro, come se fosse un argomento marginale, l’AD ha comunicato che si sta valutando ulteriori chiusure di sedi e una forte diminuzione di personale.
Il coordinamento nazionale ha fortemente respinto l’ipotesi di licenziamenti collettivi e ha deciso di concludere l’incontro aziendale e di raggiungere i lavoratori in presidio.
Fim, Fiom e Uilm dichiarano inaccettabile l’atteggiamento aziendale e l’ipotesi di una pesante ristrutturazione a poco più di un anno dalla presentazione del piano industriale.
Fim, Fiom e Uilm hanno immediatamente fatto richiesta al MiSE per l’apertura di un tavolo di crisi che auspicano venga convocato al più presto.
Fim, Fiom e Uilm comunicano la messa in disponibilità dei lavoratori i quali saranno operativi solo in seguito al pagamento degli stipendi arretrati (dicembre e gennaio) e confermano lo stato di agitazione precedentemente dichiarato.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 11 febbraio 2020