In data 3 giugno è stata inviata alle segreterie nazionali Fim Fiom Uilm una (insolita) risposta al comunicato sindacale del Coordinamento nazionale del 29 maggio scorso.
Il contenuto della missiva riporta la cronologia del passaggio proprietario della Società e l’attribuzione delle attuali difficoltà aziendali interamente rivolte alla gestione Siram.
Le gravi responsabilità della multinazionale francese sono state in passato sempre segnalate da Fim Fiom Uilm sia negli incontri con la Direzione aziendale Siram sia nei comunicati sindacali.
Il Sindacato ha “vigilato” secondo le proprie prerogative e denunciato nelle sedi opportune; le inadempienze e la cattiva gestione sono attribuibili solo a chi dirige le aziende.
Con il passaggio di proprietà a IGI Investimenti ci attendevamo (e ci attendiamo ancora) un cambio di passo a partire dalla soluzione delle questioni di seguito “ancora una volta” riportate:
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discontinuità nei pagamenti dei fornitori
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ritardi nelle forniture delle attrezzature necessarie per gli interventi manutentivi
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ritardi nei pagamenti degli stipendi
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chiusura di sedi
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mancata applicazione degli accordi integrativi
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incompleta/imprecisa elaborazione paghe
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inadeguata pianificazione/organizzazione delle attività
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mancati anticipi per le spese delle trasferte
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mancato versamento Fondo Cometa
Il Coordinamento nazionale, quindi, riconferma la disponibilità a mettere in campo tutte le iniziative presso le Istituzioni competenti per una migliore regolamentazione del settore a tutela delle imprese e dei lavoratori ma si attende, soprattutto, delle risposte definitive dall’attuale management sulle problematiche aziendali non più tollerabili da parte dei lavoratori Semitec che continuano a pagarne il prezzo.
Fino alla data del prossimo incontro al MiSE viene riconfermato lo stato di agitazione
Nei prossimi giorni si proseguiranno le assemblee in tutti i siti per discutere sui temi sollevati in prospettiva dello sciopero, anch’esso riconfermato.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 4 giugno 2019