In data 7 aprile 2015 presso la sede Assistal di Roma si è svolto l’incontro tra la Direzione aziendale Semitec , le OO.SS. Fim Fiom Uilm nazionali, territoriali ed il coordinamento Rsu, per la trattativa su “orari di lavoro e reperibilità”.
L’AD, Ing. Di Stasio, ha introdotto la riunione dichiarando che, al momento, non ci sono più le condizioni per ricercare un accordo sulla rimodulazione dell’orario di lavoro e confermando un utilizzo crescente della Cigs nel prossimo periodo.
La dichiarazione del dirigente aziendale ha lasciato “perplessa” la delegazione sindacale visto l’avanzato stato della trattativa e dopo le diverse riunioni tenutesi (anche in commissione tecnica) in cui sono stati registrati passi in avanti verso un ipotetico accordo.
Nonostante l’illustrazione da parte dell’AD sulla situazione aziendale e sui futuri scenari della Semitec, le OO.SS. hanno evidenziato che a tutt’oggi non sono stati conseguiti gli sviluppi commerciali dichiarati, che non si persegue il consolidamento dei volumi di attività (anzi, sono state respinte offerte di attività che l’azienda ha ritenuto poco redditizie) e non è stata ancora formalizzata la nuova organizzazione/organigramma della società.
Nulla è stato confermato rispetto sulla eventuale cessione dell’azienda e sulle voci, sempre più insistenti, che vedrebbero la trattativa in avanzato stato.
Dalla riunione è quindi emerso uno scenario “preoccupante” rispetto alle prospettive di Semitec.
Le OO.SS. pur riconfermando la volontà nel confrontarsi sul tema della “competitività” hanno registrato, da parte della Direzione aziendale, l’esclusiva volontà nell’utilizzare lo strumento della cassa integrazione e dell’elevato ricorso al subappalto, anche per i lavori direttamente pertinenti le attività proprie dell’azienda, per ridurre i costi aziendali ma che, a nostro avviso, creano maggiori inefficienze organizzative ed abbassano il livello di qualità dei servizi offerti ai clienti; a tutto questo si aggiunga una riduzione dell’organico complessivo che dalle 521 unità del mese di settembre 2014 è calato fino a raggiungere le 444 unità .
Le discutibili modalità dell’utilizzo della CIGS, la mancanza di investimenti ed il mancato avvio di corsi di formazione/riqualificazione, rendono insostenibile l’accordo firmato il 21 ottobre 2014 con il quale si individuava un diverso percorso di rilancio; verificheremo se sussistono le condizioni di applicabilità dello stesso.
Per i motivi sopraesposti il Coordinamento nazionale proclama lo stato di agitazione e 8 ore si sciopero che si terranno nella giornata di giovedì 16 aprile p.v.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 9 aprile 2015