Il 4 maggio 2017 si è svolto un incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico, con la direzione di Flex, anche alla presenza della regione Friuli Venezia Giulia, per verificare il rispetto dell'accordo sottoscritto quasi due anni fa e chiarire quali siano le prospettive del sito industriale, anche alla luce della mancata riconferma dei sessantacinque lavoratori in somministrazione e del trasferimento delle camere climatiche a Timisoara (Romania).
All'incontro erano presenti, per Flex, l'amministrazione delegato Radenko Prnja, la responsabile delle risorse umane Silvia Sforzini, il gobal account manager Eric Sislian e il manager commerciale Vincenzo Giudicissi.
Il MiSE ha dato subito la parola a Flex che, rispetto a quanto sottoscritto ventidue mesi fa presso il MiSE, ha dichiarato che:
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nel sito sono stati fatti investimenti pari a circa sette milioni di Euro, rinnovando lo stabilimento, espandendo P7 e le infrastrutture assumendo nove lavoratori, nelle risorse umane e nel reparto IT. Questo rappresenta la forte volontà di rimanere su Trieste.
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Per quanto riguarda il mantenimento della forza lavoro pari a 676 dipendenti, con una fluttuazione in più o in meno del 15% dei dipendenti, l'azienda ha mantenuto gli impegni.
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Tra gli impegni mantenuti c'è l'assunzione di cento lavoratori in somministrazione, così come concordato.
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Nei prossimi sei mesi l'azienda garantisce che verrà mantenuto il livello di saturazione odierno e che non saranno lasciati a casa altri lavoratori in somministrazione.
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L'accordo con Nokia, che prevedeva la garanzia di cinque anni di esclusiva sui prodotti ottici, inclusi quelli di nova generazione, è confermato.
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L'azienda ha anche avviato una trattativa sull'accordo di secondo livello, che vorrebbe poter chiudere al più presto.
L'azienda ha dichiarato inoltre di aver avuto nei mesi scorsi numerosi contatti da parte dei più importanti produttori di apparati, ma al momento non si sono concretizzati accordi del settore delle telecomunicazioni, mentre con la regione FVG si sono svolti incontri per verificare la realizzazione di progetti d'innovazione nell'ambito dell'area “Science park”.
Il nuovo cliente Enel ha posticipato la produzione dei nuovi contatori e questo ha provocato un problema di dissaturazione, dopo il picco avuto da sei mesi a questa parte. Enel potrebbe diventare una grande opportunità di differenziazione.
Flex sta lavorando per diventare il polo della logistica di Nokia, entro due settimane infatti ci sarà un incontro con il suo principale cliente per verificare la struttura dei costi e un'ulteriore verifica con SM Optics per una collaborazione che potrebbe portare alla produzione di prototipi.
L'azienda, alla fine della sua esposizione, ha dichiarato alle organizzazioni sindacali la necessità che a Trieste venga mantenuta la stabilità per non creare problemi alla produzione e rischiare di peggiorare il rapporto con i clienti.
Fim Fiom e Uilm sono intervenute e hanno fatte delle richieste specifiche:
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E' vero che Flex ha fatto numerosi investimenti, per questo è necessario che questi sforzi vedano un riscontro in termini di produzione ed occupazione. Purtroppo da qualche mese a questa parte, si hanno invece segnali negativi sul futuro dello stabilimento: 1) la volontà di trasferire alcune camere climatiche a Timisoara (Romania); 2) problemi con il cambio del sistema operativo che hanno creato disservizi e malumori da parte di Nokia, causati dalla cattiva gestione e non riconducibili alle capacità della forza lavoro; 3) i sessantacinque lavoratori in somministrazione lasciati a casa.
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Tra i lavoratori in somministrazione che hanno visto la fine del loro rapporto di lavoro, ci sono anche lavoratori con elevata anzianità di servizio. Questa scelta è stata ingiusta ed ha portato alle iniziative di sciopero delle settimane scorse. Le OO.SS. hanno quindi richiesto all'azienda di recuperare quest'azione riconfermando i lavoratori che hanno un'anzianità superiore ad un anno e che venga ripreso un processo di stabilizzazione dei somministrati utilizzando il criterio di anzianità di servizio.
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Altro segnale negativo è la procedura di licenziamento collettivo che coinvolge tutti i lavoratori di Ceva, impegnati nelle logistica. Fim Fiom e Uilm hanno chiesto di incontrare l'azienda in sede locale per verificare come salvaguardare l'occupazione dei lavoratori degli appalti, che stanno rischiando di rimanere senza lavoro.
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Per quanto riguarda l'Enel Fim Fiom e Uilm hanno ribadito la necessità che nelle gare di questo soggetto industriale a partecipazione pubblica, venga dato un vantaggio alle aziende che hanno la produzione in Italia, per evitare di competere con produzioni in Cina.
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Sul polo della logistica Nokia, che potrebbe consolidare il rapporto tra il sito di Trieste e il maggiore cliente, la Regione e il Governo devono fare sistema per far si che venga dato un vantaggio competitivo utile alla chiusura dell'accordo.
La Regione FVG, rappresentata dalla Presidente, ha dato la sua disponibilità per facilitare il graduale processo di stabilizzazione di ulteriori lavoratori in somministrazione, mettendo in campo strumenti che possono rendere quest'operazione più economica per le imprese. Si è resa inoltre disponibile per effettuare un incontro specifico su questo tema, dal momento che la Regione si sta già impegnando per ricollocare i sessantacinque lavoratori che non sono stati riconfermati, facendo uno screening delle loro competenze.
Anche sul polo della logistica si deve cercare di abbattere i costi e su questo la Regione può fare delle proposte concrete, mentre per quanto riguarda l'eventuale accordo di programma con SM Optics si terrà un nuovo incontro.
La direzione di Flex ha risposto che:
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proseguirà il confronto con la Regione a livello territoriale sulle questioni sollevate.
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Non ha assunto impegni precisi sui sessantacinque ma ha dichiarato che se ci fossero nuove necessità occupazionali farà ricorso a quel bacino.
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Per quanto riguarda i lavoratori Ceva e degli appalti si è resa disponibile ad effettuare un incontro nei prossimi giorni su Trieste.
Fim Fiom e Uilm ritengono che l'azienda debba impegnarsi nelle prossime settimane per ristabilire un clima di fiducia che si è perso a seguito di quanto accaduto nei mesi scorsi. Le corrette relazioni sindacali, così come chiesto dall’azienda ai lavoratori, sono un obiettivo di tutti che inevitabilmente passa attraverso la stabilità occupazionale e dà segnali sulla volontà di rimanere ancorata a Trieste. Nelle prossime settimane si dovranno svolgere ulteriori incontri a livello territoriale, anche con la Regione, per trovare una soluzione ai sessantacinque lavoratori, riprendere il processo di stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione, salvaguardare l'occupazione dell'indotto, rilanciare il sito cercando di acquisire nuovi clienti e di sottoscrivere l'accordo con Nokia sulla logistica.
FIM, FIOM, UILM Nazionali
Roma, 9 maggio 2017