I lavoratori e le lavoratrici non meritano di essere tenuti all'oscuro di quanto accadrà nell’immediato futuro!
In data 31 ottobre 2024 è proseguito il confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per monitorare il percorso di cessione del ramo definito Telco da Conexus a Neuron Srl.
Il Ministero ha riscontrato l’assenza al tavolo di Ericsson che, sebbene formalmente convocata in qualità di principale cliente di Neuron, non ha fornito nessun riscontro al Ministero stesso. Erano presento, oltre alla delegazione sindacale di Fim, Fiom e Uilm, il Dott. Celentano ed il dott. Manaresi per Conexus, il dott. Biscu ed il Dott. Irde per Neuron ed il dott. Sangiovanni in rappresentanza di HGM; collegato da remoto.
I punti salienti emersi nella discussione sono stati i seguenti:
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Conexus ha confermato di avere “finanziato” la vendita a Neuron.
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Il dott. Sangiovanni quale azionista attualmente minoritario di Neuron ha comunicato che prevede di rilevare la maggioranza delle quote di Neuron nel 2025 ed ha relazionato su come l’acquisizione del ramo Telco sarà integrata nel gruppo di società che detiene e che già opera nel campo delle telecomunicazioni e energia.
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Neuron ha comunicato attraverso il proprio referente delle relazioni industriali dott. Irde informazioni che differiscono da quanto emerso finora negli incontri di esame congiunto previsti dalla procedura come il mantenimento del CCNL metalmeccanico come invece dichiarato in procedura e il tipo di ammortizzatore sociale che potrebbe essere il CDS.
Su alcune dichiarazioni relative agli strumenti utili alla formazione necessaria prevista nel piano industriale il Ministero ha invitata il consulente a fare verifiche più approfondite .
Fim Fiom e Uilm ritengono che nemmeno in sede ministeriale siano state fornite tutte le risposte sufficienti a garantire la sostenibilità del rilancio del ramo Telco, pertanto le OO.SS. convocheranno in data 07/11/2024 una assemblea sindacale retribuita per illustrare più approfonditamente quanto emerso nel corso dei due incontri al Ministero e per mettere in campo le opportune azioni di lotta necessarie a richiamare l'Azienda alle proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 6 novembre 2024