Fim, Fiom, Uilm chiedono la convocazione di un tavolo urgente e permanente al MIMIT per garantire al Paese la realizzazione dell’infrastruttura delle telecomunicazioni attraverso le risorse del PNRR già messe in discussione dalla lentezza dell’operatività dal Governo ma soprattutto per dire:
- No alla nuova riforma del codice degli appalti pubblici che prevede il ritorno dell’affidamento diretto e del subappalto a cascata;
- No alla logica di TIM, Open Fiber, Infratel, ecc. delle gare al massimo ribasso;
- No alla frammentazione del mondo del lavoro ed all’aumento della precarietà;
- No all’esclusione della clausola sociale nel privato e nel settore installazioni impianti;
- No alla mancanza di regole che tutelano i diritti, il salario e la salute e sicurezza dei lavoratori e la contrattazione collettiva;
- No alla giungla dell’appalto e subappalto che favorisce l’infiltrazione di criminalità organizzata.
Non è accettabile che l’ammodernamento della rete di telecomunicazioni determinante per lo sviluppo del paese sia realizzata calpestando i diritti dei lavoratori delle imprese di installazione di impianti.
Per tutte queste ragioni FIM, FIOM e UILM annunciano una campagna di assemblee unitaria nelle aziende delle telecomunicazioni per lanciare la mobilitazione del settore delle telecomunicazioni.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 30 marzo 2023