Nella mattinata del 12 ottobre 2021 si è svolto in modalità presenza e telematica l’incontro tra il gruppo dirigente Alpitel, accompagnato dal nuovo Responsabile del Personale di PSC, ed il coordinamento nazionale partecipato dalle RSU, dalle strutture territoriali e i rappresentanti nazionali di Fim e Fiom.
L’azienda ha illustrato i dati relativi al primo semestre del 2021 che vede salire il valore della produzione, rispetto la 2020, a circa 55 milioni di euro, con un valore dell’EBITA in sostanziale pareggio ed un cash flow positivo di circa 6 milioni di euro e una importante diminuzione del debito verso i fornitori, debito che però rimane ancora importante e che ridimensiona i risultati in crescita del flusso economico complessivo.
Il Dott. Lingua di Psc ha illustrato il nuovo modello organizzativo, varato nel mese di Agosto, dalla società controllante, che si fonda attraverso la distribuzione del business del gruppo in tre divisioni:
• Multiservizi: Telecomunicazioni/Enel (divisione dove è presente Alpitel);
• Ferroviario;
• Impianti Civili e Militari: (Navale /Antincendio).
L’obiettivo di questa nuova organizzazione è quello di realizzare sinergie all’intero del gruppo tra le diverse linee di Business per meglio mettere in rete la polivalenza e le competenze delle maestranze e rispondere alle opportunità generate dal mercato, oltre ad efficientare e mettere a rete i processi nell’ottica di una riduzione dei costi gestionali e del parco tecnologico e mezzi.
Proprio sul tema dei mezzi, tema posto dalla delegazione sindacale, e sulla necessità di rinnovare il parco auto a disposizione dei lavoratori, l’azienda ha comunicato che è in corso la definizione di una soluzione che permetterà, entro il primo semestre del 2022, di rinnovare oltre il 50% del parco mezzi oggi presenti in azienda.
L’Azienda, nella logica di rendere più sinergica la società e contrarre i costi fissi, ci ha annunciato al tavolo il trasferimento, nei primi mesi dell’anno 2022, di circa 60 lavoratori/lavoratrici dalla storica sede di Nucetto a Beinasco, dove la Alpitel ha appena acquistato un immobile, ritenuto logisticamente più idonea a rappresentare, anche in termini di immagine, un’Azienda che ha l’ambizione di consolidare il proprio ruolo nel mercato nazionale, e circa 35 unità tra i siti di Savigliano e Cherasco.
Pur apprezzando gli sforzi di natura riorganizzativa e gli investimenti messi in campo, riteniamo urgente un confronto nelle prossime settimane sul tema finalizzato alla massima tutela dei lavoratori di Nucetto.
Sulla questione della mancata mensilizzazione per i lavoratori in forza al 31 dicembre 2007, ai quali l’Alpitel non aveva erogato l’indennità annua di 11 ore e 10 minuti, su richiesta del coordinamento unitario l’azienda aveva preso l’impegno di presentarci una proposta di rientro.
Fatto salvo l’anno 2021 dove l’erogazione sarà regolarmente corrisposta nella mensilità di dicembre come da CCNL, l’azienda propone un piano di rientro per gli ultimi 5 anni non percepiti e chiede la possibilità di erogare le somme ai lavoratori che ne hanno diritto in 4 rate a partire dal mese di marzo 2022.
Sul tema della chiusura del contratto di solidarietà ed il mantenimento in parallelo di una procedura di Naspi volontaria fino al 30 giugno 2022, si rende necessario un ulteriore passaggio fra le parti, anche alla luce dei mandati che il coordinamento riceverà nelle assemblee che saranno svolte nei prossimi giorni, sia su questo tema che su quello relativo alla mensilizzazione.
FIM, FIOM NAZIONALI
Roma, 14 ottobre 2021
Alpitel, annunciato il trasferimento della sede di Nucetto
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