Il 20 novembre u.s. presso la sede di Unindustria abbiamo incontrato l’azienda per l’informativa annuale sull’andamento della società. Gli ottimi risultati aziendali, che in considerazione degli indicatori compresi nell’accordo produrranno effetti positivi sul premio di risultato, sono stati accompagnati dall’annuncio di oltre 50 milioni di euro di investimenti, nei prossimi 24 mesi, nell’ambito dei Servizi.
L’accordo con PostePay e la Fit (Federazione italiana tabaccai) sono parte di questa strategia di rafforzamento nei servizi che porterà, insieme agli investimenti, a circa 52 assunzioni nell’arco di 24 mesi (9 già concluse tra le sedi di Roma e Milano).
L’azienda a valle dell’incontro ha infine richiesto la possibilità di addivenire ad un accordo sull’uscita, attraverso il prepensionamento volontario di alcuni lavoratori, utilizzando l’art. 4 della Legge Fornero.
Come Fiom-Cgil abbiamo comunicato all’azienda esattamente quanto detto 12 mesi fa sempre in sede UIR e, nello specifico, che non avremmo sottoscritto accordi di uscita dei lavoratori dalla Lottomatica attraverso l’utilizzo di procedure di legge previste per situazioni di esubero se non in presenza di investimenti e assunzioni, clausole di garanzia sulla volontarietà e sulla inutilizzabilità ad altri fini dell’art. 4 della legge Fornero (quindi una maggiore garanzia e tutela per tutti gli altri lavoratori), la stabilizzazione dei lavoratori con contratto di somministrazione e la tutela per le sedi più piccole.
Per la Fiom-Cgil è importante pensare a chi esce ma anche e soprattutto a chi rimane in azienda e nei prossimi anni vorrà capire quali prospettive occupazionali e professionali avrà.
Nel prossimo incontro, già fissato per il 10 dicembre p.v., verificheremo le risposte dell’azienda e se vi saranno le condizioni per affrontare una trattativa nel merito. Successivamente svolgeremo le assemblee in tutte le sedi per discutere insieme alle lavoratrici e ai lavoratori la situazione.
Pertanto riteniamo prematuro svolgere in questa fase assemblee con i lavoratori (non sappiamo ancora cosa risponderà l’azienda sui punti più delicati come assunzioni/stabilizzazioni, garanzie per le sedi periferiche e sull’utilizzo della procedura) e non utile svolgere “indagini” su eventuali “candidati” per non esporre i lavoratori e non dare all’azienda l’impressione di una disponibilità a prescindere che invece deve essere condizionata da elementi di specifico interesse dei lavoratori.
Infine, pensiamo sia utile anche che l’azienda apra ad un ulteriore ragionamento sul telelavoro e sullo smartworking in considerazione delle tante richieste pervenute e della possibilità di conciliare, nel rispetto dell’organizzazione aziendale, il tempo di lavoro e la vita privata delle lavoratrici e dei lavoratori.
Al Coordinamento nazionale del 6 dicembre p.v. porteremo queste nostre considerazioni nell’intento di arrivare ad una sintesi tra tutte le opinioni.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 3 dicembre 2018
Lottomatica. Informativa annuale: 50 milioni di euro di investimenti
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