Venerdì 22 aprile si è svolto, presso l'Assolombarda a Milano, l'ultimo incontro previsto in sede sindacale per discutere della procedura di licenziamento collettivo avviata da Ibm Italia S.p.A.
All'incontro era presente la direzione aziendale, il Coordinamento Nazionale delle RSU di IBM e Fim Fiom e Uilm nazionali e territoriali.
Durante l'incontro le OOSS hanno fatto presente all'azienda di aver ricevuto la risposta del Ministero dello Sviluppo Economico che, sollecitata da Fim Fiom e Uilm nazionali, ha incontrato l'azienda nei giorni scorsi per svolgere l'indagine preliminare alla convocazione di un tavolo di confronto. Nell'incontro la società avrebbe dichiarato, rispetto alla procedura avviata, che “avrebbe ricercato ogni ragionevole intesa con le Organizzazioni Sindacali che consenta di evitare il ricorso a licenziamenti unilaterali”.
È stato quindi chiesto alla direzione di IBM quale fosse l'eventuale intesa possibile per evitare i licenziamenti. L'azienda ha riproposto la volontà di procedere ad interviste con i lavoratori per verificare, sull'intera platea dei lavoratori, quanti potrebbero essere interessati a lasciare l'azienda e ad andare in mobilità con le proposte economiche già illustrate negli scorsi incontri.
Le OOSS hanno risposto che, se ci fossero lavoratori interessati all'uscita sarebbe opportuno aumentare l'importo dei pacchetti incentivanti e prevedere l'utilizzo dell'istituto della pensione previsto dall'art. 4 della legge Fornero.
Se poi non si raggiungesse il numero dei volontari sarebbe opportuno prevedere la gestione degli esuberi rimanenti attraverso la ricollocazione interna o i contratti di solidarietà.
La possibilità dell'uscita incentivata, inoltre, potrebbe essere prolungata fino ad un anno dalla fine della procedura di licenziamento collettivo.
L'azienda ha dato risposta negativa a tutte le proposte fatte dalle OOSS e dal Coordinamento delle RSU.
Vista l'impossibilità di sottoscrivere un accordo che prevedesse la gestione non traumatica degli esuberi dichiarati dall'azienda, le OOSS hanno preso atto del fatto che nei prossimi giorni l'azienda verificherà quanti lavoratori sono disponibili ad andare volontariamente in mobilità a fronte dei pacchetti incentivanti.
La riunione si è quindi conclusa con un mancato accordo e il 26 aprile l'Assolombarda manderà la comunicazione al ministero del Lavoro. Le parti si sono lasciate dandosi un ulteriore appuntamento in Assolombarda per verificare, prima dell'incontro previsto al ministero del Lavoro, se l'esito delle interviste che l'azienda farà a partire dai prossimi giorni sarà positivo per consentire di chiudere la procedura con un accordo ed evitare licenziamenti unilaterali.
L'appuntamento è stato fissato per il 19 maggio.
Nei prossimi giorni Fim Fiom e Uilm nazionali e territoriali e il Coordinamento decideranno quali ulteriori iniziative intraprendere per impedire i licenziamenti.
Coordinamento nazionale Rsu Ibm Italia
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 26 aprile 2016