Ibm apre una procedura di Cassa Integrazione Ordinaria a zero ore per circa 300 lavoratori.
Le Multinazionali stupiscono sempre: per aumentare gli utili e la redditività scaricano sui lavoratori (e sullo Stato italiano) tutti gli oneri.
Ibm Italia ha assunto negli ultimi mesi tantissimi lavoratori, ha altrettanti lavoratori e aree con carichi di molto superiori alle 40 ore settimanali, ha un andamento economico sicuramente buono.
Ecco perché il giorno 25 novembre, nel primo incontro di procedura, la Direzione aziendale dovrà essere molto convincente per giustificare la richiesta di Cassa integrazione.
Nei giorni successivi verranno effettuate le assemblee con tutti i lavoratori, in cui si valuteranno tutte le iniziative sindacali e legali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici Ibm.
Fiom-Cgil Nazionale
Roma, 20 novembre 2015