Venerdì, 22 Novembre 2024

ES Italia - DXC Technology. Difesa immunitaria

Sospesi gli attacchi disciplinari sulla formazione, l’azienda continua a procedere contestando inadempienze su presunte attività progettuali e operative

A questa mutazione virale necessario rispondere con gli anticorpi di un'altra fase vertenziale

L’ipotesi dell’accordo Naspi sottoscritto indica l’unico metodo accettabile per perseguire una ristrutturazione organizzativa dell’impresa

In questi giorni l’azienda sta proseguendo la sua campagna di persecuzione tramite richiami e sanzioni disciplinari. Ma come fanno i peggiori virus perniciosi e nocivi anche la strategia di DXC ha cambiato forma e non potendo più aggredire i dipendenti sul tema della formazione, come peraltro riconfermato dal Protocollo di Intenti sottoscritto ieri tra impresa e le organizzazioni Sindacali e il Coordinamento Nazionale delle RSU, ha elaborato rapidamente una nuova alternativa.

Non completare un documento di analisi, non consegnare procedure applicative esenti da imperfezioni o non eseguire diligentemente quant’altro non direttamente riferibile all’apprendimento tramite formazione sono divenuti i nuovi target per i quali giustificare giudizi negativi sullo stato di avanzamento dei task inseriti nei PIP. E in non pochi casi questi task sono stati aggiunti ad arte proprio nell’ultimo periodo.

I reiterati richiami e sanzioni disciplinari di queste ultime ore confermano la strategia di DXC che ha deciso di usare la clava delle norme disciplinari del CCNL per arrivare a risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro con diversi dipendenti in azienda ma soprattutto fanno intendere che la Corporate voglia eleggere questo come metodo permanete di soluzione dei presunti problemi che l’impresa ravvede verso tutto ciò che ritiene inutile, diseconomico e non in linea con la visione aziendale.

A questo attacco è necessario rispondere con gli anticorpi di una nuova vertenza sul quale nelle prossime assemblee chiederemo i necessari mandati in termini di ore di sciopero e di iniziative.

Nella ipotesi di accordo sull’esodo incentivato sottoscritto ieri tra impresa e le Organizzazioni Sindacali e il Coordinamento Nazionale delle RSU riconosciamo l’unico metodo accettabile rivolto a tutti i lavoratori, su base volontaria e a fronte di premesse riorganizzative.

Alle assemblee ora spetta la discussione e il voto sulle ipotesi di accordo e le decisioni per aprire una nuova vertenza

 

Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil Nazionali

Coordinamento Nazionale Fim, Fiom, Uilm ES Services Italia – DXC Technology Italia

Roma, 27 febbraio 2019

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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