Il 1 settembre 2014 Data Management HRM, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm e il coordinamento delle Rsu si sono incontrate presso la sede di Unindustria Roma per discutere la proroga del contratto di solidarietà.
L’azienda ha illustrato la difficile situazione aziendale causata dal perdurare delle critiche condizioni di competizione sul mercato. Per fronteggiare tale situazione, inserita nel più generale contesto di crisi economica del Paese, l’azienda ha indicato alcune azioni strategiche che intende perseguire:
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- Investimenti su nuovi sistemi e nuovi prodotti.
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- Fornitura di servizi aggiuntivi ai clienti già acquisiti.
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- Penetrazione su un mercato diverso dai grandi gruppi.
Gli effetti della nuova strategia industriale dovrebbero portare un aumento dei volumi di attività con ricadute, principalmente, nei poli del Nord Italia, posto che si aspettano maggiori attività anche per la zona di Napoli in seguito allo sviluppo della commessa legata al gruppo Bnl già acquisita.
Il consigliere delegato, dott. Scanu, ha inoltre indicato una sostanziale stabilità nei ricavi (corrispondenti ad un fatturato di circa 37 milioni di euro nel 2013), che viene riconfermata anche per quest’anno, ottenuta attraverso una complessa dinamica di sostituzione di attività.
Questi i motivi che hanno spinto l’azienda a richiedere una proroga del contratto di solidarietà per un ulteriore anno.
Visti, però, i dati di utilizzo del Cds che indicano una percentuale media di riduzione dell’orario di lavoro effettiva inferiore a quella indicata nell’accordo precedente, l’azienda ha accolto la richiesta delle Oo.Ss. e del coordinamento delle Rsu di abbassare la percentuale di riduzione di orario (motivo per il quale non si era giunti ad un accordo la volta precedente), passando da una percentuale massima del 14,3% ad una percentuale massima del 12,5%, con una conseguente riduzione del corrispondente numero di esuberi da 40 a 30 persone.
Inoltre, su richiesta delle Oo.Ss e del coordinamento delle Rsu, l’azienda si è impegnata a corrispondere per intero gli istituti contrattuali (ad es. ferie) che subirebbero riduzione per effetto dell’applicazione del Cds.
FIM, FIOM, UILM nazionali
Roma, 3 settembre 2014