Sabato, 23 Novembre 2024

Datamanagement. Disposizioni attuative dell’accordo di secondo livello

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Nei giorni scorsi è stata emanata una circolare aziendale dal titolo "disposizioni attuative dell’accordo di secondo livello". E’ d’uso, quando si interpretano le norme di un accordo, che vengano consultate le parti sottoscrittrici, per evitare interpretazioni errate o unilaterali e avere una interpretazione autentica e condivisa.

Purtroppo l'azienda non ha ritenuto di procedere in tale direzione e ha aggiunto in queste disposizioni, elementi che non hanno nulla a che vedere con i contenuti dell'accordo citato o che addirittura erano stati discussi ed esclusi (su tutti i punti uscirà a breve un comunicato delle RSU di chiarimento).

E’ sufficiente leggere il testo dell'accordo e confrontarlo con le disposizioni, per vedere chiaramente le forzature e le "integrazioni" dell'azienda; tutto questo dopo mesi di negoziazione con una trattativa complessa ed articolata che ha cercato di portare a fattore comune le diversità presenti nell’azienda in un’ottica di valorizzazione delle relazioni sindacali e dei lavoratori e lavoratrici, vera risorsa per un’azienda di servizi.

Le lavoratrici e i lavoratori, hanno avuto un atteggiamento costruttivo e responsabile, nonostante le difficoltà lungo il percorso negoziale, difficoltà di cui si sono fatti carico anche all’interno delle Assemblee dove l’integrativo è stato votato.

Le forzature e le condizioni che l'azienda non ha ottenuto nel confronto tra le parti, cerca di farle rivivere in comunicazioni dirette ai lavoratori.

Un atteggiamento, a nostro parere, non corretto e controproducente.

In un'azienda di servizi, il patrimonio umano e professionale sono fondamentali anche nel rapporto con il cliente. Soggetto che, molto spesso, richiede prestazioni e attività flessibili e coerenti con l'organizzazione propria.

Ciò comporta continui adattamenti  nel rapporto lavoratore/responsabile aziendale, i quali sono continuamente chiamati a trovare una composizione che tenga conto di tutte le esigenze.

Le prescrizioni e le imposizioni non solo danneggiano i lavoratori e le lavoratrici ma complicano la vita a chi deve gestire tutti i giorni l'attività, rischiando di creare criticità con il cliente.

Invitiamo pertanto l'azienda a ritirare/modificare la comunicazione unilaterale, che non riconosciamo conseguente con l'accordo fatto, rischiando di compromettere le relazioni sindacali con inutili rigidità e sterili forzature, recuperando per il futuro atteggiamenti più tesi a un confronto costruttivo.

 

Fiom-Cgil e Filcams-Cgil nazionali

 

Roma, 1 luglio 2015

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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