La determinata partecipazione delle lavoratici e dei lavoratori alle Assemblee restituisce alle relazione sindacali il metodo del confronto negoziale.
È aperta la trattativa sugli ammortizzatori sociali.
All’incontro del 27 novembre 2017, che si è tenuto fra le Organizzazioni Sindacali Fim, Fiom, Uilm Nazionali, il Coordinamento Nazionale delle RSU ES Italia e i referenti HR di ES Italia, l’azienda ha dichiarato sospese le decisioni in merito ai trasferimenti collettivi che erano state annunciate per alcune funzione del settore Global Function e riconosce la necessità di ricondurre al metodo del confronto negoziale in confronto con le Rappresentanze Sindacali.
Alla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle assemblee dei giorni scorsi deve essere iscritto il merito di questo risultato raggiunto con la espressione di una pressoché unanime volontà di difesa solidale dei dipendenti a rischio e con la riaffermazione che l’unica strada percorribile è metodo negoziale verso soluzioni condivise e non traumatiche.
L’azienda potrà anche rimarcare la propria limitata visibilità ai prossimi sei mesi in merito alla dichiarazione della sospensione dei trasferimenti, così come peraltro per qualsiasi altro elemento che a vario titolo possa essere attinente allo sviluppo del piano industriale, che siano gli ammortizzatori sociali o le operazioni industriali.
Lasciamo all’azienda la sua precarietà e rivendichiamo per noi la determinazione di mantenere e difendere questo sistema per i prossimi anni di vigenza del piano industriale. Peraltro se si congelano i trasferimenti noi possiamo tenere in caldo gli scioperi.
Alla luce di queste dichiarazioni aziendali le Rappresentanze Sindacali hanno ritenuto possibile proseguire il confronto sulle intenzioni aziendali in merito all’adozione degli ammortizzatori sociali per i prossimi mesi.
L’azienda intende per il prossimo semestre adottare lo strumento della Solidarietà e contestualmente avviare un piano di esodi volontari con l’obiettivo di circa 80 addetti accompagnati dai incentivi e mobilità.
Il quadro di non impiego vede nelle dichiarazioni aziendali una situazione attuale di circa 350 dipendenti in attesa lavoro dei quali circa 200 fermi al 100% e a tendere nei prossimi mesi dovrebbero aumentare di circa 500 addetti di cui 350 fermi al 100%.
Si ritiene necessario sottolineare che l’andamento di questo dato rappresenta già la conseguenza immediata della visione industriale e del posizionamento nel mercato di DXC Technology. Anche nella fausta conferma della gara di Motorizzazione e del cliente ENI, in attesa di esito nelle prossime ore, avremmo comunque una riduzione di addetti a conseguenza dei dettami delle gare ma anche della ridefinizione di impiego fra addetti ES e le restanti declinazioni esterne del “mix labour”. Ad oggi il valore dei lavoratori esterni comprensivi dei partenariati Lutech e Maticmind e dei servizi forniti da ES Field Delivery Italia è di oltre 500 addetti.
Nel quadro di precisazione di questa visione del piano industriale assume una valenza preoccupante la precisazione aziendale in merito alle funzioni globali, ovvero diverse dal delivery. Nella visione del Piano Industriale triennale di DXC queste dovrebbero essere comunque essere compresse del 50% a prescindere dal tasso di occupabilità. Le Rappresentanze Sindacali ritengono necessario un approfondimento di queste dichiarazioni e aprire un confronto che massimizzi la conversione professionale e ricollocazione della forza lavoro impattata a partire da subito e per i prossimi anni.
Così come è necessario sottolineare che questo quadro delle attese lavori può subire variazioni per effetto delle eventuali operazioni industriali annunciate.
L’azienda in merito alla procedura di Solidarietà si è posta l’obiettivo di avviarla a partire da circa l’8 gennaio per una durata di 6 mesi. Come riferimento per la percentuale massima in cui porre in solidarietà i lavoratori ha indicato a riferimento quella consentita dalla normativa che è del 70%. Si ricorda che gli effetti economici della Solidarietà sono gli stessi della cassa Integrazione Ordinaria.
In merito all’impatto sui siti fatto 100 la popolazione coinvolta la previsione aziendale prevede il 34% su Milano, il 2% su Torino, il 50% su Roma e Pomezia e il 14% su Bitritto.
Le Organizzazioni Sindacali Fim, Fiom, Uilm Nazionali, il Coordinamento Nazionale delle RSU ES Italia nella ricerca di una accordo basato su strumenti conservativi della occupazione in vista del proseguimento del confronto atteso per il prossimo 7 dicembre pongono fin da ora le seguenti questioni
Riduzione dell’impatto economico degli ammortizzatori. La soglia massima consentita dalle norme non può essere il riferimento per la trattativa, così come non può essere ignorato l’effetto dello stesso per i sei mesi della procedura.
Rimodulazione dell’intervento con una tutela particolare per i Part Time e le condizioni reddituali critiche come le famiglie mono reddito.
Avvio fin da subito, nello spirito conservativo degli accordi da ricercare, il confronto sulla formazione, nei termini di definizione della domanda e offerta, della capacità a favorire ed estendere al massimo l’obiettivo di riqualificazione delle professionalità. In altri termini superare tutti i limiti assai asfittici con cui sino ad oggi è stata affrontata la questione in occasione della formulazione dei bandi Fondimpresa.
Le Organizzazioni Sindacali Fim, Fiom, Uilm Nazionali, il Coordinamento Nazionale delle RSU ES Italia vi terranno informati sugli sviluppi e mantenendo in caso di accordo i necessari passaggi assembleari.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Coordinamento Nazionale Fim, Fiom, Uilm
ES Service Italia – DXC Technology Italia
Roma, 28 novembre 2017