Il giorno 30 luglio u.s. si è tenuto, presso l'Unione Industriali di Roma, l'incontro richiesto dalla Fiom nazionale alla società Altran Italia Spa per il recesso dal Ccnl metalmeccanico dalla stessa annunciato.

Come Fiom-Cgil abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà al recesso dal Ccnl metalmeccanico in considerazione delle attività svolte dall'azienda. Dopo una attenta analisi dei progetti in corso tra i vari clienti di Altran infatti, siamo in grado di affermare che come attività prevalente l'azienda svolge produzione di software nonché attività di sperimentazione su veicoli, collaudo autovetture e progettazione di ingegneria integrata come assemblaggio, integrazione e sviluppo prodotto.

Abbiamo anche aggiunto che consideriamo una forzatura l'iniziativa aziendale alla luce del contratto integrativo per la gestione unitaria dei trattamenti di secondo livello firmato da soli due mesi con tutte le rappresentanze sindacali metalmeccaniche e del commercio.

Infine abbiamo cercato di individuare una soluzione condivisa per evitare il contenzioso legale e le oggettive difficoltà che l'azienda incontrerà qualora dovesse proseguire con quella che riteniamo una forzatura illegittima volta a diminuire le tutele economiche e normative delle lavoratrici e dei lavoratori.

L'azienda, rappresentata dal Dott. Cannalire, ha purtroppo ribadito integralmente la sua posizione, non volendo neanche valutare soluzioni diverse.

Per questo come Fiom-Cgil agiremo nelle sedi giudiziarie contro il recesso dal nostro contratto.

Ci spiace dover adire le sedi giudiziarie e dover prendere atto che, malgrado la nostra volontà di ricercare soluzioni condivise, l'azienda abbia ritenuto di dover confermare la propria posizione.

Non ne capiamo l'utilità non solo per i lavoratori ma anche per l'azienda e i suoi azionisti, il rischio è che si scelga la strada peggiore solo per difendere una posizione assunta.

Fiom nazionale

Roma, 7 agosto 2015