La Fiom-Cgil, giudica assolutamente negativa la volontà aziendale di recedere con effetto dal 31 Agosto 2015 dal Contratto collettivo di lavoro dell’ Industria Metalmeccanica.
In questi mesi, la Fiom-Cgil, insieme alle organizzazioni sindacali del Terziario, si è resa protagonista di una lunga ed estenuante trattativa per il raggiungimento di un accordo sul Premio di Risultato, aprendo la strada ad un percorso condiviso per la discussione del Contratto Integrativo, per la prima volta comune alle lavoratrici e lavoratori di entrambi i contratti. Al tavolo delle trattative l’azienda non ha mai posto pregiudiziali alla presenza dei metalmeccanici in azienda, tanto da menzionarli nei meccanismi di calcolo del Pdr dei prossimi anni.
Prendere atto di tale decisione aziendale, ci colpisce in quanto si viene a delineare una contraddizione con quella che sempre più è la vocazione industriale di Altran, confermata anche da un recente articolo apparso sul Il Sole 24 Ore.
Altran aumenta le commesse con grandi clienti del comparto Automotive come FCA e Maserati, arriva ad aprire laboratori ed officine dove ospitare le auto del cliente e quindi eseguire Lavori di Produzione (collaudo autovetture per effettuare test su progetti di innovazione, collaudo di centraline elettroniche controllo motori e sistemi di sicurezza).
Aumentano inoltre le collaborazioni in generale verso grandi gruppi (uno tra tutti Finmeccanica) per il quale i lavoratori Altran sono impegnati direttamente su attività di produzione come assemblaggio, integrazione e sviluppo prodotto (Thales Alenia Space).
La maggior parte dei clienti Altran applicano il contratto industria, di contro l’azienda decide unilateralmente e strumentalmente di applicare in azienda esclusivamente il Contratto del Terziario.
In queste ore abbiamo fatto nostro il disappunto e la preoccupazione di tutte le lavoratrici e lavoratori, che, già qualche anno fa, si erano conquistati il diritto di vedersi applicato il Contratto dell’ Industria Metalmeccanica che, oggi, inspiegabilmente viene rimesso in discussione, nonostante l’Accordo Siglato con l’Azienda nel 2008.
Come Fiom-Cgil decideremo insieme alle lavoratrici e ai lavoratori Altran tutte le iniziative da mettere in campo per contrastare tale decisione unilaterale dell’azienda.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 15 maggio 2015